Notizie Notizie Italia FCA-PSA, l’accordo c’è: tra dividendi ordinari e straordinari 6,6 miliardi ad azionisti Fiat

FCA-PSA, l’accordo c’è: tra dividendi ordinari e straordinari 6,6 miliardi ad azionisti Fiat

18 Dicembre 2019 09:44

E’ fatta: la fusione FCA-PSA, il cui accordo è stato annunciato oggi, darà vita al quarto gruppo automobilistico al mondo in termini di volumi e al terzo in base al fatturato. Il gruppo sarà dotato di “una solida struttura di governance a supporto della performance del nuovo gruppo, con John Elkann alla Presidenza del Gruppo e Carlos Tavares in qualità di CEO, e una maggioranza di consiglieri indipendenti”. E’ quanto si legge nel comunicato congiunto dei due produttori automobilistici, che hanno reso noto di aver firmato oggi un Combination Agreement vincolante, che prevede una fusione paritetica (50/50) dei rispettivi business.

Tripla quotazione per il colosso che nascerà dall’intesa che, viene messo in evidenza, si muoverà “in un’industria dell’auto che sta attraversando trasformazioni epocali“. A Piazza Affari il titolo FCA scatta subito al rialzo salendo dell’1%, per poi tuttavia rallentare il passo, mentre le quotazioni di Peugeot balzano di oltre il 2,5%.

“La nuova capogruppo con sede in Olanda sarà quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange e beneficerà della sua forte presenza in Francia, Italia e negli Stati Uniti”. 

FCA-PSA: VENDITE ANNUALI DI 8,7 MILIONI VEICOLI, SINERGIE STIMATE A 3,7 MLD

Il nuovo gruppo realizzerà vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro, generando “sinergie annuali che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti in conseguenza dell’operazione”.

“Si prevede che le sinergie stimate genereranno un flusso di cassa netto positivo già dal primo anno e che l’80% circa delle sinergie sarà raggiunto entro il quarto anno. Il costo una tantum per raggiungere tali sinergie è stimato in 2,8 miliardi di euro. Tali sinergie consentiranno al nuovo gruppo di investire fortemente nelle tecnologie e nei servizi che definiranno la mobilità in futuro, contribuendo al raggiungimento degli stringenti requisiti normativi globali sulle emissioni di CO2. Grazie alla solidità delle sue attività in ambito ricerca e sviluppo, il nuovo gruppo potrà contare su una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l’innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all’avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilità sostenibile, e della guida autonoma e connessa”.

Si stima inoltre “che i risparmi associati alle tecnologie, ai prodotti e alle piattaforme rappresenteranno il 40% circa dei 3,7 miliardi di euro di sinergie annuali a regime, mentre i risparmi relativi agli acquisti – che beneficeranno principalmente delle economie di scala e degli allineamenti al miglior prezzo – rappresenteranno un ulteriore 40% di tali sinergie. Il restante 20% sarà rappresentato da risparmi in altre aree, tra cui marketing, IT, spese generali e amministrative e logistica. Queste stime di sinergie non prevedono alcuna chiusura di stabilimenti in conseguenza dell’operazione”.

Inoltre, “la solida struttura patrimoniale e l’elevato livello di liquidità – si legge ancora nella nota – forniranno flessibilità finanziaria e si attende un rating di ‘investment grade’. L’ utile operativo corrente sarà superiore a 11 miliardi di euro e il margine operativo del 6,6%, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018″.La fusione darà vita a un “gruppo diversificato con margini tra i più elevati nei suoi principali mercati in Europa, Nord America e America Latina e l’opportunità di ridefinire la strategia in altre regioni”.

FCA-PSA: AI SOCI FIAT 6,6 MILIARDI DI EURO DI DIVIDENDI

In termini di governance, si apprende che, “in base allo statuto proposto per la società risultante dalla fusione nessun azionista avrà diritto di voto in misura eccedente il 30% dei voti espressi in assemblea. Si prevede inoltre che non ci sarà alcun trasferimento dei diritti di doppio voto esistenti, ma che i nuovi diritti di doppio voto speciale matureranno dopo un periodo di detenzione delle azioni di tre anni dal perfezionamento della fusione”.

“Prima del closing, FCA distribuirà ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro mentre Groupe PSA distribuirà ai propri azionisti la quota del 46% detenuta in Faurecia. Inoltre, FCA continuerà a lavorare alla separazione della partecipazione detenuta in Comau, che sarà effettuata quanto prima successivamente al perfezionamento dell’operazione, a beneficio degli azionisti del nuovo gruppo. Questo permetterà agli azionisti del nuovo gruppo di condividere equamente le sinergie e i benefici derivanti da una fusione, riconoscendo al contempo il valore significativo degli asset e dei punti di forza di Groupe PSA e di FCA in termini di quote di mercato e potenziale dei brand. Ciascuna società intende distribuire un dividendo ordinario di 1,1 miliardi di euro nel 2020 relativo all’esercizio 2019, soggetto all’approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione e azionisti (dividendo ordinario che, insieme a quello speciale di 5,5 miliardi, porterà la dotazione a favore degli azionisti di Fiat a 6,6 miliardi di euro). Al closing, gli azionisti di Groupe PSA riceveranno 1,742 azioni della società risultante dalla fusione per ogni azione di Groupe PSA detenuta, mentre gli azionisti di FCA avranno una azione della società risultante dalla fusione per ogni azione detenuta in FCA”.

Così Carlos Tavares, Presidente del Consiglio di Gestione di Groupe PSA, ha dichiarato:

“Questa fusione rappresenta una grande opportunità per raggiungere una posizione ancora più forte nel settore attraverso il nostro impegno a guidare la trasformazione verso un mondo con una mobilità ecologica, sicura e sostenibile e a offrire ai nostri clienti prodotti, tecnologie e servizi d’eccellenza. Sono pienamente convinto che grazie al loro immenso talento e approccio collaborativo, i nostri team saranno in grado di massimizzare le performance con energia ed entusiasmo”.

Mike Manley, Amministratore Delegato di FCA, ha aggiunto: “Questa è l’unione di due società con marchi incredibili e persone appassionate e competenti. Entrambe hanno affrontato momenti di estrema difficoltà e ne sono uscite ancora più agili, intelligenti e formidabili. Le nostre persone hanno un tratto in comune, quello di guardare alle sfide come opportunità da cogliere perché rappresentano la strada per renderci ancora migliori nel fare quello che facciamo”.

Il perfezionamento dell’aggregazione proposta – si legge ancora nel comunicato -è previsto in 12-15 mesi, soggetto alle consuete condizioni di closing, tra cui le approvazioni degli azionisti delle due società nelle rispettive assemblee straordinarie e il soddisfacimento dei requisiti antitrust e altri requisiti normativi.

Dal comunicato congiunto emerge anche che il socio cinese Dongfeng non avrà alcun rappresentante nel board: il gruppo si impegnerà inoltre a scendere al 4,5% del nuovo gruppo nel giro di un anno, vendendo ill 3,4% di Psa direttamente al gruppo francese con la contestuale cancellazione delle azioni. Inoltre al governo francese attraverso Bpifrance sarà concesso di ridurre del 5% la propria partecipazione in Groupe PSA o del 2,5% nella società risultante dalla fusione. Attualmente il governo francese detiene in PSA una partecipazione pari al 12%: partecipazione che verrebbe ridotta così al 6% nel gruppo risultante dalla fusione. La famiglia Peugeot potrà aumentare la propria partecipazione del 2,5% acquistando proprio dallo Stato Francese.