Notizie Notizie Italia Raffica di acquisti su Banco BPM, Fratta Pasini lascia e tira la volata a M&A in futuro

Raffica di acquisti su Banco BPM, Fratta Pasini lascia e tira la volata a M&A in futuro

9 Gennaio 2020 17:01

 

Rally oggi per il titolo Banco BPM, tra i migliori dell’intero Ftse Mib con un balzo di oltre il 4% in area 2,07 euro. Ieri sera è arrivato l’annuncio del presidente Carlo Fratta Pasini di non ricandidarsi alla presidenza e al cda. Oggi Il Sole 24 Ore ha pubblicato una intervista in cui Fratta Pasini sottolinea come Banco BPM abbia tutte le carte in regola per essere protagonista del percorso aggregativo del settore bancario italiano. Il titolo si conferma tra i migliori dell’indice Ftse Mib.

L’addio si consuma dopo venti anni al vertice della ex Popolare Verona, poi Banco Popolare e, infine, Banco BPM. In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore all’indomani dell’annuncio, Fratta Pasini spiega i motivi della sua dipartita, facendo al contempo riflessioni sul “percorso aggregativo” del settore bancario italiano.

Operazioni di M&A, ovvero fusioni e acquisizioni tra le banche: a come punto siamo? A suo avviso, “manca ancora al Paese una grande banca basata soprattutto, ma non esclusivamente, al Nord”. A tal proposito Banco BPM ha le carte per farlo: “Ha uomini, in primis l’amministratore delegato Giuseppe Castagna, e mezzi per poterne essere, a tempo debito, protagonista“.

Fratta Pasini ammette che “la forza gravitazionale di Milano è aumentata notevolmente in questi ultimi anni, e non solo in campo finanziario”. Detto questo, il funzionario si augura che la banca, “quale somma di tante banche locali, sappia mantenere il radicamento sui territori storici di riferimento e sfruttarlo come un vantaggio competitivo; in particolare, continuando a riconoscere alla piazza di Verona il ruolo statutario di sede amministrativa dell’intero gruppo e di riferimento per tutta l’operatività nel triveneto”.

La lista del consiglio uscente, che sarà presentata sulla base dei suggerimenti raccolti dal cacciatore di teste Egon Zehnder, potrebbe avere al primo posto un nome di grande prestigio, Massimo Tononi, ex presidente Cdp e, ancor prima, Mps. Il nome di Tononi, a tal proposito, è stato fatto anche da altri giornali.

Nei giorni scorsi l’AD Giuseppe Castagna ha precisato anche che l’ipotesi di fusione con UBI Banca è al momento puramente astratta, commentando così l’opzione di un coinvolgimento sul fronte Mps (con il Tesoro che deve presentare il piano di uscita dal capitale, da finalizzare entro il 2021). “Qualsiasi considerazione relativa alla fusione dipenderà dal fatto che possa migliorare le operazioni delle banche nei territori scelti“, ha detto l’amministratore delegato.