Piazza Affari alla finestra, scatto di Stm e Prysmian sprofonda
Avvio di settimana poco mosso per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib scambia invariato in area 24.000 punti, dopo i massimi di oltre un anno e mezzo toccati la scorsa ottava. I mercati rimangono in attesa della firma prevista nei prossimi giorni dell’accordo commerciale di fase 1 tra Stati Uniti e Cina. Il vicepremier cinese Liu He, responsabile del team di Pechino che ha partecipato alle trattative commerciali, dovrebbe arrivare oggi a Washington per rimanervi fino al giorno della firma dell’accordo, prevista per mercoledì 15 gennaio.
Intanto gli investitori continuino a guardare con preoccupazione alle notizie che arrivano dal Medioriente. Ieri otto razzi hanno colpito la base aerea militare Balad, in Iraq. Almeno quattro soldati iracheni sono rimasti feriti.
La giornata odierna sarà movimentata da alcune indizioni macro, tra cui le vendite al dettaglio in Italia, che suggerirà l’andamento dei consumi interni. Secondo l’ultimo bollettino Istat, la fase di debolezza dell’economia italiana è destinata a proseguire anche nei prossimi mesi. Intanto si guarda anche al fronte politico, in attesa del voto alle regionali in Emilia-Romagna, che il premier Giuseppe Conte definisce “importante, ma espressione di una comunità regionale e non decide del destino del governo nazionale”.
Tra i titoli di Piazza Affari, Stm scatta in apertura (+1,6%) posizionandosi al primo posto del Ftse Mib. In rialzo anche Azimut (+0,5%) e Moncler (+0,4%).
Prysmian, invece, scivola in fondo al listino ufficiale con un ribasso del 3%. Questa mattina Prysmian ha fatto sapere di alcuni problemi sul collegamento Western Link, attualmente non in funzione. Sono in corso le verifiche sulle cause. Il collegamento tra Scozia, Inghilterra e Galles, al centro di alcune criticità, era stato preso in consegna dal cliente National Grid Electricity Transmission e ScottishPower Transmission lo scorso novembre. Da monitorare anche Atlantia, con la questione della revoca ancora aperta. “La decisione arriverà presto e poggerà su solide basi tecnico-giuridiche. Ormai è evidente che sono emerse gravissime inadempienze nella gestione delle infrastrutture autostradali. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, in un’intervista al “Corriere della Sera”.