Investimenti: come costruire portafogli resilienti nel 2020
Nel complesso, il 2020 sarà un anno dominato dalla politica e dalle sorprese. L’Europa si muoverà verso una distensione dei vincoli fiscali, mentre negli USA ci sarà la campagna per le elezioni e in alcuni Paesi emergenti si dovrà fare attenzione all’instabilità politica.
Secondo Vincent Mortier, Deputy Group Chief investment officer di Amundi secondo cui invece di cercare di prevedere l’imprevedibile, gli investitori dovrebbero concentrarsi sulla costruzione di portafogli resilienti basati su cinque principi:
1- Catturare il rimbalzo ciclico nella prima parte dell’anno, essere prudenti sulla duration visto che i rendimenti obbligazionari potrebbero raggiungere il minimo, privilegiare i titoli value ciclici, soprattutto in Europa.
2 – Sfruttare le opportunità nei Paesi emergenti perché la possibile svalutazione del dollaro USA nel 2020 potrebbe sostenere gli investimenti in quei mercati, soprattutto il debito in valuta locale.
3- Monitorare gli elementi che potrebbero innescare scenari alternativi e tutelarsi dagli eventi estremi. La
ripresa o il peggioramento della guerra commerciale scatenerebbe una recessione, ponendo fine al mercato azionario rialzista e mettendo sotto pressione il mercato del credito. In uno scenario rialzista, dei massicci stimoli fiscali a favore dell’economia verde e delle eguaglianze sociali potrebbero indirizzare i mercati verso una traiettoria sostenibile, ma mettere sotto pressione i rendimenti obbligazionari.
4 – Poiché tali scenari hanno implicazioni molto diverse per i mercati, gli investitori dovrebbero mantenere adeguati cuscinetti di liquidità nel caso in cui qualcuno di essi si concretizzi.
5 – Infine, gli investimenti ESG diventeranno ancora più importanti sia per conseguire una performance aggiustata per il rischio, sia per individuare l’impatto sui modelli economico-sociali interessati negativamente dai rischi a lungo termine come le diseguaglianze e il cambiamento climatico.
