Boom di buy su Mps, titolo vola +13%. Rumor su accordo Ue e su febbre bond scatenano l’euforia
Titolo Mps in grande spolvero a Piazza Affari, sulla scia di alcune indiscrezioni ma anche per l’ennesimo successo che la banca avrebbe avuto nel collocare i suoi bond.
Si tratta stavolta delle obbligazioni senior preferred long con scadenza a cinque anni, la cui emissione è stata accolta da ordini per un valore superiore a 1,6 miliardi di euro.
Stando a quanto riporta Reuters, il bond presenterebbe un rendimento superiore di 290 punti base rispetto al tasso midswap di riferimento. Il titolo balza del 12,72%, fino a 1,94 euro.
Una nota di Mediobanca Securities riporta inoltre le indiscrezioni stampa – diffuse da Milano Finanza- secondo cui la banca sarebbe vicina a raggiungere un accordo con Bruxelles sul piano di derisking necessario per l’uscita del MEF dal suo capitale e, di conseguenza, per una sua fusione con un altro istituto.
L’accordo, viene segnalato in base a quanto riportato da MF, potrebbe essere siglato all’inizio di febbraio. I rumor fanno riferimento alla creazione di una bad bank in cui far confluire i crediti deteriorati della banca senese, il cui valore è stato ridotto a 11/12 miliardi di euro rispetto agli iniziali 14 miliardi.
Il Mef e Bruxelles sono tuttavia distanti soprattutto su un aspetto del processo di derisking: Bruxelles vorrebbe che i crediti deteriorati venissero prezzati al valore di mercato, al fine di evitare a tutti i costi l’ipotesi di un aiuto di Stato; l’Italia punta invece a un accordo che non svaluti in modo eccessivo gli NPL, per impedire che una eccessiva svalutazione dei non performing loans finisca per andare a detrimento di quei ratio sul capitale stabiliti dalle autorità di regolamentazione a cui l’istituto deve attenersi.
Mediobanca Securities ricorda anche che difficilmente eventuali investitori privati interessati al dossier avvicinerebbero la banca, nel caso in cui non fossero protetti da uno scudo contro i rischi legali.
Sulla base di questi presupposti, gli analisti di Mediobanca scrivono che, a loro avviso, i negoziati tra l’Italia e le autorità europee stiano andando tuttora avanti e che un accordo debba essere ancora trovato “(e questa sarebbe la conseguenza implicita del fatto che la scadenza per la presentazione del piano di exit strategy di Mps è stata rinviata da quella originale, che era stata fissata per la fine del 2019”.
“Non è ancora chiaro – si legge nella nota degli analisti – il prezzo a cui gran parte degli NPE residui dovrebbe essere creata. In questo contesto, nella nostra nota ‘Banca Monte Paschi Siena (Neutral, TP EUR 1.80) – Multiples reflect risks and returns – di R.Rovere & A.Filtri – pp9’, abbiamo calcolato che il raggiungimento di un NPE ratio lordo attorno al 5% potrebbe far scendere il CET1 Ratio attorno all’11% (erodendo dunque 150 punti base di CET1 Ratio), livello che non riteniamo confortevole alla luce di altri possibili rischi derivanti da ostacoli, come le nuove linee guida dell’Eba e Basilea IV. Crediamo anche che il derisking della banca dovrebbe considerare in qualche modo i rischi legali che siedono sul bilancio di MPS”.
Mediobanca Securities affronta anche il capitolo redditività di Mps, facendo notare che la banca ha un ROTE del 2% e che, a suo avviso, questo livello dovrebbe essere confermato anche nel prossimo futuro, visto che è improbabile che la pressione del NII si smorzi presto, e dato che il costo del rischio pari a 50-55 punti base appare compatibile con lo scenario macroeconomico debole dell’Italia”.
Gli esperti stimano “una crescita del ROTE a quasi il 3% nel 2020 e inferiore al 4% nel 2021, anche se questi obiettivi potrebbero essere messi a rischio dalla necessità di emettere nuove passività MREL, pur se bilanciata (difficile dire se interamente o in modo parziale) dai benefici che arriverebbero dai minori costi della raccolta grazie a un ulteriore de-risking”. Considerati tutti questi elementi, per Mediobanca Securities “l’attuale multiplo (0,2X TE) appare ragionevole”.
Tornando al collocamento dei bond, vale la pena ricordare che la scorsa settimana Mps ha collocato un bond subordinato al tasso dell’8%.
Con scadenza 10 anni, il bond è stato offerto agli investitori istituzionali. Il bond collocato per un ammontare pari a 400 milioni di euro con un rendimento annuale dell’8% ha ricevuto ordini finali per oltre 900 milioni di euro da parte di oltre 100 investitori.