Luigi Di Maio si dimetterà da capo politico M5S, l’annuncio nel pomeriggio
I rumor che hanno parlato di dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del M5S trovano conferma. Fonti parlamentari del M5S riferiscono che Di Maio avrebbe comunicato la volontà di mettersi da parte e rinunciare alla carica, in occasione di un incontro con i ministri ed esponenti di governo del Movimento, che si è tenuto stamattina a Palazzo Chigi.
L’annuncio è atteso per questo pomeriggio alle 17, in occasione dell’evento al Tempio di Adriano per la presentazione dei membri regionali del ‘Team del futuro’.
“Oggi pomeriggio alle 17 sarò a Roma insieme a tutti i facilitatori regionali. Mi collegherò in diretta perché ho delle cose importanti di cui parlarvi”, si legge nella pagina Facebook di Di Maio.
Il quotidiano la Repubblica aveva scritto in un articolo pubblicato nell’edizione odierna che Di Maio “ha perso la fiducia del garante” del Movimento, ovvero di Beppe Grillo che “vorrebbe comunque un primus inter pares, qualcuno che si assuma oneri e onori e da cui si possa finalmente ripartire”.
Nell’articolo si legge che “conterà molto quello che vorrà il fondatore e già si parla dei suoi buoni rapporti con Paola Taverna, Chiara Appendino e Stefano Patuanelli” mentre “nella base potrebbe partire il tifo per Alessandro Di Battista”.
“Lo scenario più accreditato – ha scritto il Corriere della Sera – vedrebbe Di Maio dimissionario fino agli Stati generali con una reggenza affidata a Vito Crimi in quanto membro più anziano del comitato di garanzia. L’altra voce che circola è che il leader del M5s lasci il ruolo di capo politico e riprenda un’idea che circola da mesi: quella di un comitato di ‘saggi'”. Come “alternative” a Di Maio il Corriere ha fatto i nomi di “Di Battista, Patuanelli e pochi altri”.
Così ha commentato le indiscrezioni, in mattinata, in un’intervista a La Stampa l’ex esponente del M5S e sindaco di Parma Federico Pizzarotti, riferendosi anche al prossimo appuntamento delle elezioni regionali, domenica 26 gennaio, in Emilia Romagna.
Per il M5S – ha detto Pizzarotti – in Emilia Romagna sarà dura” perchè Bonaccini rappresenta una proposta politica “seria”. Pizzarotti ha anche paventato la fine politica del MoVimento:
“Il 2020 potrebbe essere l’anno della fine politica dei Cinquestelle”.
“Chi oggi sta al governo e in Parlamento sa che in caso di elezioni non vi tornerà. Dopo l’Emilia Pd e cinquestelle faranno una cosa: proveranno a rifondarsi ma entrambi non toccheranno il governo. Io penso che alla fine vincerà Bonaccini ma fino all’ultimo giorno resterà tutto incerto perchè anche in Emilia siamo dentro un’onda più grande, un’onda mondiale che sta spingendo la Lega” e che “è difficile da contrastare anche per chi dispone di tutte le credenziali”.