Dimissioni Di Maio e voto Emilia Romagna. Spread sfiora quota 170, banche a minimi in sei settimane
Torna la tensione sulla carta italiana. Le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del M5S alimentano i timori sulla stabilità politica del paese. A farne le spese sono Piazza Affari, in particolare i titoli delle banche, che scontano il doom loop, l’abbraccio mortale, e i titoli di stato.
UniCredit, Banco BPM, Bper cedono tutti oltre -3%, a fronte di tassi sui BTP decennali che, durante la sessione, sono saliti fino all’1,395% dall’ 1,369% della chiusura di ieri.
Lo spread BTP-Bund si allarga fino a sfiorare nei massimi intraday quota 170 punti, a 169,5 punti e al record da dicembre. Intervistato da Reuters Luca Cazzulani, strategist della divisione dei tassi presso UniCredit, a Milano, spiega il recupero dai minimi dei BTP facendo notare che “il punto più importante da mettere in evidenza è che il sentiment si è ripreso (seppur in modo modesto)”.
Il motivo? “La reazione iniziale (alla notizia delle dimissioni di Di Maio) è stata ‘sell’ a causa dell’incertezza politica, che è aumentata. Tuttavia, non c’è un chiaro collegamento tra le dimissioni di Di Maio e un eventuale collasso del governo”.
Il problema tuttavia non è ‘solo’ Di Maio. Il problema è il testa a testa in Emilia Romagna, in vista del voto regionale di domenica prossima 26 gennaio, tra la candidata della Lega, Lucia Borgonzoni, e il candidato di sinistra, Stefano Bonaccini .
Sempre Reuters riporta la nota di Goldman Sachs, che ricorda come la regione sia la roccaforte della sinistra italiana e che, di conseguenza, una perdita di Bonaccini e del centrosinistra potrebbe alimentare timori sulla stabilità del governo M5S-PD. Non per niente, lo spread è ai massimi da dicembre, i titoli bancari italiani scendono al valore più basso in sei settimane e a salire sono anche i cds (credit default swap), ovvero contratti per assicurarsi contro il rischio che l’Italia vada in default.
Allo stesso tempo Carlo Franchini, responsabile della divisione dei clienti istituzionali di Banca Ifigest a Milano, spiega che “abbiamo assistito a diversi investitori che hanno acquistato (i BTP) a quei livelli” in concomitanza con il sell off che si è scatenato in avvio di seduta. D’altronde “i bond italiani sono gli unici che presentano rendimenti positivi e questo fattore compensa la volatilità politica”.