Borsa Tokyo -0,98%, Shanghai scivola -3%. Paura coronavirus, sale bilancio vittime
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione vicino ai minimi intraday, in calo dello 0,98%, a 23.795,44 punti.
Ancora più forti i sell off sulle borse cinesi, con l’Hang Seng di Hong Kong in flessione di circa il 2% e lo Shanghai Composite che arretra di quasi -3%. Male anche Sidney -0,63% e Seoul -0,96%.
In primo piano i timori sul contagio del coronavirus: in Cina il bilancio delle vittime è salito: 17 i morti accertati, più di 540 i casi di persone infettate dal virus.
Il coronavirus ha colpito anche altri paesi, come gli Stati Uniti, il Giappone, la Corea del Sud e Taiwan, ognuno dei quali ha riportato un caso; la Thailandia ha confermato quattro casi di persone infettate.
Alert dei ceo cinesi, con i numeri uno di società come Foxconn (società fornitrice di Apple), Huawei Technologies e HSBC Holdings che hanno avvertito i dipendenti di non recarsi nella città di Wuhan, la più colpita dal coronavirus.
Intanto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization) ha rimandato la decisione di dichiarare o meno il coronavirus emergenza sanitaria globale.
Avversione al rischio sui mercati, in vista del Capodanno cinese che inizierà sabato 25 gennaio e che terrà chiusi i mercati cinesi per la durata dei festeggiamenti. Acquisti sui Treasuries Usa, con i tassi decennali scesi fino all’1,743%, al minimo in due settimane.
Dal fronte macro, le esportazioni del Giappone sono scese più delle attese, riportando un calo del 6,3% su base annua. La flessione è stata decisamente più forte rispetto al -4,2% atteso dagli economisti intervistati da Reuters.
L’export giapponese è sceso per il 16esimo mese consecutivo, soffrendo la fase di ribassi più lunga dal 2016. Giù soprattutto le esportazioni di auto e componenti auto.
In tutto il 2019, le esportazioni sono scivolate del 5,6%, in ribasso per la prima volta in tre anni. Le importazioni sono calate a dicembre del 4,9%, rispetto al -3,2% atteso dal consensus.
La bilancia commerciale ha indicato un deficit di 152,5 miliardi di yen, in linea con le stime.
In Australia, bene il dato sull’occupazione, da cui è emerso che, nel mese di dicembre, sono stati creati 28.900 nuovi posti di lavoro, ben oltre la crescita di 15.000 unità stimata dagli economisti di Reuters. Il tasso di disoccupazione è stato pari al 5,1%, meno del 5,2% previsto dagli analisti e inferiore al 5,2% di novembre. Il tasso è al livello più basso dal febbraio del 2019.