Tra trimestrali (con Apple), dati macro e meeting Fed e BoE: valanga di appuntamenti sui mercati preoccupati dal coronavirus
L’ultima settimana di gennaio vede diversi appuntamenti di rilievo per i mercati finanziari che sono alle prese con i timori per il Coronavirus. A cominciare dalle banche centrali, con le riunioni della Fed e della Bank ok England. Ma anche la stagione delle trimestrali che questa settimana vede ancora in primo piano la tecnologia Usa, con nomi di spicco come Apple, Facebook e Amazon. E ancora, il 31 gennaio scatta la Brexit.
Passando in rassegna il calendario dell’ottava appena iniziata, domani 28 gennaio, in primo piano gli ordini di beni durevoli e la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.
Mercoledì 29 gennaio il market mover di giornata è senza dubbio la prima riunione del 2020 della Fed (alle 20 ora italiana la decisione sui tassi e alle 20.30 la conferenza di Jerome Powell). “A nostro avviso – afferma Filippo Diodovich, market strategist di Ig – l’impatto maggiore per le piazze finanziarie arriverà dalla riunione del Fomc la commissione operativa della banca centrale statunitense. Come ha dimostrato l’ultima conferenza stampa di Christine Lagarde le parole di un governatore centrale anche in caso di poche variazioni in politica monetaria possono dare notevoli spinte sui mercati”. Sarà interessante, spiega ancora l’esperto, valutare le intenzioni del consiglio monetario in modo da capire quanto a lungo durerà la stance di “wait and see” della Fed.
Prima di arrivare all’appuntamento serale con la banca centrale americana, in mattinata è prevista la fiducia dei consumatori in Germania, ma anche la fiducia dei consumatori e imprese per l’Italia. Negli Usa in uscita anche il dato sulle vendite di case esistenti.
L’agenda di giovedì 30 gennaio propone tanti dati, tra cui il tasso di disoccupazione in Germania, Italia e area euro. Alle 13 in arrivo le decisioni di politica monetaria dell’istituto centrale britannico, con il mercato che resta diviso sulla possibilità di un taglio dei tassi proprio in questo meeting. “Nonostante i recenti brillanti indici Pmi rimangono alte le probabilità che possa ridurre i tassi di interesse di 25 punti base”, sottolinea Filippo Diodovich di Ig. Nel corso del pomeriggio da monitora anche l’inflazione in Germania e il Pil Usa relativo al quarto trimestre.
Fitta anche l’agenda di venerdì 31 gennaio. Dall’Asia in uscita i dati giapponesi su vendite al dettaglio e produzione industriale e quelli cinesi sul Pmi manifatturiero e non manifatturiero. In evidenza anche il Pil della zona euro e quello italiano (stima preliminare per il quarto trimestre 2019), ma anche l’inflazione per l’eurozona. Giorno in cui scatta anche la Brexit.
Le principali trimestrali della settimana: grande attesa per Apple
Prosegue la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti e in Europa. Tra i dati più attesi della settimana quelli di Apple. Ecco in sintesi il calendario delle principali società che annunciano i risultati trimestrali nel corso della settimana:
- Apple, Ebay, Pfizer, LVMH, SAP (28 gennaio)
- Boeing, Facebook, General Eletric, Mastercard, McDonald’s, Microsoft, Banco Santander, Novartis (29 gennaio)
- Amazon, Coca-cola, Visa, Deutsche Bank, Unilever (30 gennaio)
- Caterpillar, Exxon Mobil (31 gennaio).