Nexi sfonda muro 13 euro, mercato guarda a ‘voci di M&A’
Ulteriore strappo rialzista in Borsa per Nexi, che infrange la soglia di 13 euro. Il titolo della paytech avanza di oltre il 3% e si muove sui massimi di giornata in scia alle indiscrezioni circa una possibile fusione con Sia. Un’eventualità che gli analisti vedono di buon occhio, soprattutto dal punto di vista delle sinergie che l’operazione potrebbe generare.
I rumors
La società potrebbe decidere di accelerare il dossier Ipo con quotazione entro l’anno stando a quanto riferito oggi da Il Sole 24 Ore. Il quotidiano finanziario ricorda che la settimana prossima è prevista la scadenza per la selezione dell’advisor che supporterà Sia nel processo di selezione delle banche per l’Ipo. Sempre IL Sole 24 Ore rimarca come la situazione sia ancora fluida e il gruppo controllato dalla Cdp potrebbe portare avanti un doppio binario considerando anche l’alternativa di una fusione con un altro player del settore dei pagamenti e in tal caso il nome più gettonato è quello di Nexi; di un deal tra le due società si era già discusso un anno fa prima della decisione di Nexi di procedere all’Ipo.
Parola agli analisti
“A nostro avviso una fusione con Sia sarebbe strategicamente positiva per Nexi in quanto permetterebbe alla società di aumentare la presenza nella catena del valore integrando uno dei due attuali fornitori di servizi di processing, generando al tempo stesso importanti sinergie di costo”, sottolineano gli esperti di Equita che hanno una raccomandazione hold su Nexi e target price di 11,7 euro.
Per gli analisti di Banca Akros “un merger tra le due società consentirebbe un’integrazione verticale nel settore in consolidamento”. “Le voci di M&A supportano l’azione”, aggiungono da Akros, ma nostro avviso “il titolo è sopravvalutato su una base fondamentale”. Per questo hanno confermato la raccomandazione ‘reduce’.
Anche gli esperti di Mediobanca Securities si soffermano sulle voci stampa e scrivono: “Una fusione con Sia rappresenterebbe per Nexi sia una mossa difensiva sia un’integrazione verticale, con potenziali sinergie rilevanti sia sui costi sia sugli investimenti”. Confermato il rating outperform, con target a 13,8 euro.
