Crediti deteriorati: in Italia 325 miliardi di euro da gestire
325 miliardi di euro. A tanto ammontano i crediti deteriorati lordi (NPE) ancora da recuperare in Italia. E’ quanto emerge dalla decima edizione del ‘Market Watch NPL’ di Banca Ifis: “NPL Transaction Market and Servicing Industry”. In particolare, si tratta di 246 miliardi di sofferenze bancarie a cui si sommano 79 miliardi di Unlikely to pay. Secondo lo studio di Banca Ifis, 141 miliardi lordi sono ancora oggi iscritti nei bilanci delle banche (77 miliardi di sofferenze e 64 miliardi di euro di UTP), 198 i miliardi ceduti, dal 2015 a fine 2019, a fondi, veicoli Gacs banche specializzate e investitori dotati di piattaforme di recupero di cui si stima, a fine dello scorso anno, siano stati recuperati o “cancellati” in quanto non più esigibili (write-off on recovery) 14 miliardi di NPL e UTP.
E per il 2020, quali sono le stime? Secondo l’osservatorio di Banca Ifis entro fine 2020, sulla base dei deal annunciati (39 le operazioni previste), si stimano 37 miliardi di euro lordi di transazioni NPL in aumento rispetto ai 32 miliardi di euro lordi transati nel 2019. Di questi 37 miliardi, circa il 27% potrebbe essere scambiato sul mercato secondario (nel 2018 la percentuale si è attestata al 17%) mentre il 15% dei crediti deteriorati potrebbe essere deconsolidato tramite cartolarizzazioni che beneficiano della garanzia statale su NPL (Gacs).