Italexit, Gualtieri: ‘rischio del tutto escluso. Su Pil rimbalzo già a gennaio, ma pagata cara tassa-Salvini’
“Abbiamo evitato al paese una deriva drammatica, io sono molto fiducioso, vedremo un rimbalzo già a gennaio con una crescita e la possibilità di fare ancora meglio”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri parlando all’assemblea nazionale di Italia viva. Gualtieri è stato presentato ufficialmente dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi come “nostro candidato alle elezioni suppletive di Roma 1 del primo marzo”.
Nel commentare le condizioni in cui versa l’economia italiana, il ministro ha parlato della necessità di “spendere tutti i soldi messi in manovra e fare quelle cose che ora abbiamo la possibilità di fare”. Cose che “vanno fatte immediatamente per dare scossa e rilancio a paese”. E ora abbiamo più fiducia” anche perchè “lo spread è in calo“.-
Sul rischio Italexit, si tratta di “un rischio del tutto escluso, gli italiani sono ragionevoli e sanno che sarebbe una follia totale che non ha il consenso della maggioranza degli italiani, non avverrà mai”.
“Salvini cerca periodicamente di dire che è cambiato rispetto alla linea antieuropea, che non gli porta bene, ma poi si ripresenta la verità: Salvini è quella roba lì, che porta la Le Pen e i nemici dell’Italia a Roma ma penso che i romani risponderanno con ironia mantenendo le distanze”.
In ogni caso, “abbiamo una tassa-Salvini che abbiamo pagata cara, quanto più la ridurremo più daremo fiducia al paese”.
“Pensate cosa sarebbe successo se noi non avessimo disattivato l’aumento di 23 miliardi di Iva, o alternativamente con l’avventura dello spread, lo scontro con l’Europa o forse persino uscita dall’euro?“.
“L’Italia è un paese fondatore dell’Ue – ha detto ancora il titolare del Tesoro – questa roba retrograda, nazionalista non ha prospettiva non ha futuro, quello che è anomalo è che abbia una forza elettorale sproporzionata ma se governeremo bene, con stabilità, rafforzata anche da questa giornata, avremo gradualmente una riduzione e una esaurimento a una dimensione minore” delle forze populiste.
“Il paese non merita di avere forze con quelle cifre contrarie all’interesse della stragrande maggioranza dei cittadini italiani”.