Moncler giù in Borsa: bene conti e dividendo, ma su prospettive 2020 pesa incognita Coronavirus
I conti 2019 in crescita non bastano per trainare al rialzo Moncler che, come altre big del comparto del lusso, vede allungarsi l’ombra del coronavirus e i potenziali effetti sui consumi. Il titolo del gruppo dei piumini guidato da Remo Ruffini, tornato agli scambi dopo essere stato sospeso per eccesso di ribasso, ora cede oltre il 2,7% a 38,63 euro e si posiziona sul fondo del Ftse Mib. Effetto contagio anche su una altra big del lusso quotata a Piazza Affari, Salvatore Ferragamo, col titolo che sta lasciando sul terreno circa l’1,4 per cento.
L’incertezza domina, pesa l’incognita dell’epidemia
Moncler si sofferma ampiamente sulle prospettive 2020 di fronte al Coronavirus. In particolare, nel capitolo ‘evoluzione prevedibile della gestione‘ il gruppo del lusso scrive:
“Considerata la gravità dell’attuale situazione legata agli effetti economico-sociali del Coronavirus e l’incertezza relativa alla durata di tale epiedmia è difficile oggi fare previsioni sugli impatti dell’esercizio 2020“.
Moncler sottolinea tuttavia che “ha nel tempo dimostrato la propria capacità di reagire a mutati scenari, come quello attuale. Il management ha già intrapreso azioni per proteggere il Gruppo e mitigare possibili effetti negativi sui risultati dell’esercizio. A questo riguardo, si legge ancora in una nota, sono state intraprese azioni per rinviare alcuni progetti e investimenti mantenendo solo quelli essenziali per continuare a rafforzare il brand Moncler.
“Moncler ha riportato un buon set di risultati per il 2019, nonostante le tensioni ad Hong Kong”, sottolineano gli analisti Citi che si soffermano sul potenziale impatto del coronavirus nel 2020. “Data un’esposizione di circa il 30% alla clientela cinese, nel breve Moncler non potrà sfuggire all’impatto del virus”, avvertono gli analisti della banca Usa, secondo i quali i ricavi saranno sostanzialmente piatti in Asia per il 2020, il che significa che le vendite del gruppo dovrebbero crescere del 5% per il 2020, rispetto alla crescita del 13% messa a segno nel 2019. Anche gli esperti di Morgan Stanley si soffermano sulle prospettive 2020. “Sebbene Moncler abbia pubblicato buoni risultati nel quarto trimestre e nel 2019, le prospettive per il 2020 sono offuscate dal focolaio di coronavirus, suggerendo un ribasso dei ricavi nel primo trimestre 2020”, affermano da Morgna Stanley.
Conti 2019 e dividendo sù
Per Moncler il 2019 si chiude con ricavi e utili in crescita. Nel dettaglio, il gruppo dei piumini guidato da Remo Ruffini ha fatto sapere di avere archiviato l’esercizio 2019 con un fatturato in aumento del 13% a 1,627 miliardi di euro (+15% a tassi di cambio correnti), con una crescita a doppia cifra anche nel quarto trimestre. Positivo anche l’Ebitda adjusted che è salito a 574,8 milioni dai 500,2 milioni dell’esercizio 2018, con l’Ebit che è aumentato del 15% a 475,4 milioni. Nell’esercizio 2019 l’utile netto di Moncler si è attestato a 361,5 milioni in rialzo del 9% rispetto ai 332,4 milioni del 2018. Il consiglio di amministrazione di Moncler intende proporre un dividendo di 0,55 euro, pari a complessivi 138,8 milioni di euro.