Bank of Japan conferma tassi negativi. ‘Impatto crisi Ucraina molto incerto’, ma inflazione a suo avviso ‘è transitoria’
La Bank of Japan – banca centrale del Giappone guidata da Haruhiko Kuroda – ha annunciato di aver confermato il target dei tassi di interesse di breve termine al -0,1%, e il target dei tassi dei titoli di stato a 10 anni attorno allo zero.
L’atteggiamento dovish dell’istituzione contrasta con quelli della Federal Reserve e della Bank of England: la Fed ha alzato i tassi sui fed funds per la prima volta dal 2018 mercoledì 16 marzo, al nuovo range compreso tra lo 0,25% e lo 0,50%, mentre la BoE ha annunciato la terza stretta monetaria consecutiva, portando i tassi UK allo 0,75%, nella giornata di ieri.
La BoJ, il cui tentativo disperato di risollevare l’inflazione in Giappone è ormai un caso, ha lanciato un avvertimento sui rischi che la guerra in Ucraina sta innescando.
Il conflitto tra la Russia e l’Ucraina, ha ricordato la BoJ, sta destabilizzando i mercati finanziari e spingendo al rialzo i costi delle materie prime.
“L’incertezza sull’impatto che gli sviluppi in Ucraina potrebbero avere sull’economia del Giappone è molto elevata”, ha avvertito la banca centrale.
Proprio a causa delle pressioni inflazionistiche che stanno salendo in tutto il mondo, la Bank of Japan ha riferito di credere che il Giappone riuscirà a centrare o addirittura a eccedere il target dell’inflazione, fissato al 2%, nei prossimi mesi.
La BoJ non ha tuttavia intenzione di ritirare i suoi massicci stimoli monetari, in quanto ritiene che l’inflazione, scatenata dal boom dei prezzi energetici, sia transitoria, a fronte di un’economia che ha appena iniziato a riprendersi dalle conseguenze della pandemia Covid-19.