Btp tornano in modalità sell, analisti temono ritorno spread a 200 nel breve
Lo spread Btp-Btp dopo lo scossone di ieri è tornato a ridosso di area 150 pb con i Btp unico bond governativo che ieri ha visto i rendimenti salire in uno scenario di risk-off. L’avversione al rischio tornata a dominare sui mercati, con epicentro proprio l’Italia, potrebbe nei prossimi giorni e settimane allontanare gli investitori dalla carta italiana.
La veloce diffusione del coronavirus in Italia in questi giorni aumenta il rischio recessione con il mercato che potrebbe voltare le spalle ai BTP. “Una sottoperformance economica e l’incertezza politica peseranno sulle valutazioni del BTP – argomentano gli esperti di ING – . Il fatto che l’Italia sia l’attuale centro delle paure di Covid-19 in Europa è un’ulteriore preoccupazione, ma avremmo la stessa opinione di spread Btp-Bund più ampi anche se un’altra economia europea fosse stata colpita per prima”.
Ing ritiene che la corsa verso asset rifugio potrebbe vedere BTP con contestuale allargamento dello spread. “Escludendo un cambiamento di tono aggressivo da parte della BCE in merito al fatto che il QE è l’ultima linea di difesa – rimarca Ing – prevediamo che lo spread Btp-Bund a 10 anni si amplierà a 175 pb. E se il coronavirus si dimostrasse un catalizzatore per una crisi politica italiana più acuta, la combinazione di danno economico e instabilità politica spingerebbe questa diffusione sopra i 200 pb in pochissimo tempo”.
Antonio Cesarano di Intermonte SIM ritiene che lo scenario in ottica secondo trimestre rimane di temporaneo rialzo dello spread fino ad area 170/200pb, supportato da un contesto generale temporaneamente rialzista dei tassi con accentuazione del movimento sui Btp a causa del peggioramento del quadro macro domestico e di possibili toni più accesi in vista delle regionali attese tra fine maggio/inizio giugno. “Tale movimento potrebbe essere solo temporaneo, in attesa della ripresa del trend calante dei tassi nella seconda parte dell’anno”, specifica il Chief Global Strategist di Intermonte SIM.
Aste di fine mese primo termometro della crisi
Oggi intanto il Tesoro emetterà Ctz a 24 mesi (scadenza 29/11/2021) per un ammontare compreso tra un minimo di 1,75 miliardi e un massimo di 2,25. Prevista poi l’emissione di due tipologie di Btp indicizzati all’inflazione Ue: il Btpei a 10 anni (scadenza 15/05/2039) e quello a 15 anni (scadenza 15/09/2032) per massimi 1,5 mld. Tali due titoli vengono emessi per un quantitativo all’interno di un intervallo di offerta congiunto. Pertanto l’importo offerto – sia minimo (1 mld) che massimo (1,5 mld) – è da intendersi come complessivo per i due titoli.
Il trittico di aste di fine mese continuerà domani con l’asta Bot a 6 mesi per 6 miliardi di euro. In circolazione al 14 febbraio risultano 40,4 mld di Bot a 6 mesi e 78,82 mld di Btp a 12 mesi per un totale di 119,2 miliardi.
Infine il 27 febbraio sarà il turno dell’asta Btp a media-lunga scadenza. Prevista l’offerta di Btp a 5anni per massimi 2,5 miliardi (range 2-2,5 mld), mentre del decennale con scadenza agosto 2030 è prevista l’emissione di titoli per 3,5-4 mld. Lo stesso giorno verranno collocati CCTeu con scadenza aprile 2025 per 0,75-1 mld. Complessivamente quindi l’asta vedrà il collocamento di massimi 7,5 miliardi di euro.