Saipem: analisti concentrati su outlook 2020, titolo influenzato anche da debole scenario petrolio
Saipem recupera terreno a Piazza Affari, e dopo un mattinata in rosso ora mostra un leggero guadagno dello 0,32% a 3,478 euro. Il tutto nonostante lo scenario del petrolio resti debole anche oggi, pur con ribassi contenuti rispetto ai cali della vigilia: il Wti prova a mantenere la soglia di 51 dollari al barile mentre il Brent viaggia sopra i 55 dollari. Domani il gruppo attivo nel settore dei servizi petroliferi comunicherà e illustrerà al mercato i risultati preconsuntivi consolidati per l’esercizio 2019.
Le attese
Il consensus raccolto da Bloomberg indica per il 2019 ricavi in salta del 6%, oltre la soglia di 9 miliardi di euro (per l’esattezza a 9,034 miliardi), mentre l’Ebitda e l’Ebit dovrebbero balzare rispettivamente a 1,168 miliardi dai 501 milioni del 2018 e a 550,4 milioni contro i 37 milioni registrato nell’esercizio passato. L’utile netto è invece atteso a 134,4 milioni rispetto alla perdita di 472 milioni. Per il solo quarto trimestre, sempre il consensus raccolto da Bloomberg, indica un fatturato in calo del 6% a 2,318 miliardi di euro, con un Ebitda in crescita a 286 milioni dai 115 milioni di un anno fa e un Ebit in miglioramento a 131,3 milioni dal risultato negativo di 6 milioni al 31 dicembre 2018. Anche l’utile netto dovrebbe fornire indicazioni positive, passando dalla perdita di 115 milioni ai profitti di 34 milioni per l’ultimo trimestre 2019.
Nelle tabelle i dati storici e prospettici su Saipem rilevati da Bloomberg
Banca Imi si concentra sulla guidance
Per gli analisti di Banca Imi il titolo Saipem è “influenzato dallo scenario del prezzo più debole per il petrolio”, “sebbene ritengano che il mercato stia superando questo fronte, visto che L’azienda dovrebbe fornire una buona visibilità sulla crescita degli utili 2020 rispetto al 2019″. Gli esperti si soffermano sulle previsioni per il quarto trimestre di Saipem, indicando in termini di ricavi una crescita dell’11% su base trimestrale grazie all’attività di perforazione, e un miglioramento dell’ebit rettificato su base annua in scia al “programma di efficienza operativa implementato negli ultimi anni”. Restando sempre nell’ambito delle stime per il quarto trimestre, gli analisti di Banca Imi vedono nuovi ordini per circa 3,2 miliardi di euro rispetto ai 2,6 miliardi dell’ultimo trimestre 2018, “segnalando un recupero materiale nell’offshore e nei contratti onshore drilling”. In attesa dei conti, che verranno pubblicati domani, Imi segnala che “più che dai risultati 2019, saranno l’outlook e la guidance per il 2020 a rappresentare l’elemento chiave, scatenante per il titolo“.
Protocollo d’intesa con la società costruzioni saudita AHQ
Intanto oggi Saipem ha fatto sapere di avere firmato un protocollo d’intesa con la società di costruzioni saudita Abdel Hadi Abdullah Al Qahtani & Sons Company (AHQ). Con questo accordo, si legge in una nota, le due società pongono le basi per la creazione di una joint venture in Arabia Saudita, che combini le competenze e le capacità EPC di Saipem con le conoscenze e l’esperienza di AHQ nella logistica, nella costruzione e nella supply chain. La jv ha l’obiettivo di massimizzare la creazione di valore locale e di diventare un fornitore d’eccellenza di soluzioni globali nella realizzazione sia di opere di costruzione onshore che di progetti EPC di condotte onshore.
“L’Arabia Saudita è da sempre un mercato chiave per Saipem e la nostra ambizione è quella di mantenere il nostro ruolo di EPC leader nel Paese. Ci impegniamo a costituire questa Joint Venture insieme ad AHQ con l’obiettivo di combinare le sinergie per supportare il nostro cliente Saudi Aramco”, ha dichiarato Maurizio Coratella, Chief Operating Officer della divisione Onshore E&C.