Notizie Notizie Italia Telecom tra le migliori del Ftse MIb: focus su tema rete dopo parole ministro Gualtieri  

Telecom tra le migliori del Ftse MIb: focus su tema rete dopo parole ministro Gualtieri  

26 Febbraio 2020 15:15

 

Il tema della Rete torna in primissimo piano per Telecom Italia che strappa nuovi rialzi a Piazza Affari. Il titolo del gruppo guidato da Luigi Gubitosi si guadagna un posto tra le migliori del Ftse MIb, con guadagni di quasi il 4% a 0,5301 euro. A riaccendere i fari sulla rete unica le dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, secondo cui il Governo incoraggia il confronto tra gli operatori sul confronto d’infrastruttura integrata su banda ultralarga.

In particolare, secondo il numero uno del Tesoro che “l’Italia ha bisogno di accelerare sul sentiero dell’innovazione tecnologica, assicurando ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni l’opportunità di avere a disposizione una infrastruttura nazionale di comunicazione in banda ultralarga, basata su una capacità di trasmissione dati efficace e veloce”. Un’infrastruttura che ha un indubitabile carattere strategico e che non a caso rientra nell’ambito della disciplina sul golden power. Gualtieri rimarca che “il Governo incoraggia un costruttivo confronto tra le parti per delineare le condizioni per integrare le infrastrutture, potenziare e ottimizzare gli investimenti, andando incontro alle aspettative del sistema Paese nel dar vita a una infrastruttura integrata, aperta a tutti gli operatori e non discriminatoria, nel rispetto delle regole di mercato e delle migliori pratiche regolatorie e di concorrenza”. Quando si parla di “confronto costruttivo tra le parti”, gli attori in campo sono Tim e Open Fiber (detenuta al 50% da Enel e al 50% Cdp).

Quella che è in campo è la necessità del Paese di dotarsi di infrastrutture in grado di affrontare adeguatamente le prossime sfide dell’evoluzione tecnologica. E sempre oggi dalle colonne de “La Stampa“, il presidente di Tim Salvatore Rossi sprona l’Italia a non perdere “il treno high tech”. In questo contesto, per Rossi occorre procedere rapidamente all’operazione di aggregazione tra la rete fissa di Tim e Open Fiber, sotto il controllo di Tim e un’attenta supervisione da parte dell’autorità Agcom. L’ex direttore generale della Banca d’Italia vede l’opportunità di accelerare la digitalizzazione del Paese ed evitare duplicazione di investimenti e sottolinea la disponibilità di Tim a discutere con Agcom le opportune tutele per il pubblico e il mercato. “Sarà da verificare la posizione del regolatore, che fino ad oggi è apparso restio a supportare un progetto di convergenza della rete sotto il controllo di Tim, e del governo, che non si è espresso in modo chiaro sul dossier“, segnalano gli analisti di Equita che ad oggi ritengono, tuttavia, che “le chance di realizzazione dell’operazione nella modalità prospettata dal presidente Rossi rimangano medio-basse”.

Sono giorni intensi per Telecom Italia, fuori e dentro Piazza Affari. Domani è infatti prevista la riunione del consiglio di amministrazione per discutere l’offerta di KKR. Secondo le anticipazioni di Bloomberg, il fondo statunitense KKR avrebbe presentato un’offerta per l’acquisto di una partecipazione del 49% nell’unità di rete fissa di Telecom Italia. Con una valutazione della partecipazione di minoranza che si aggirerebbe tra 7 e 7,5 miliardi di euro (gli ultimi rumors in vista del piano di marzo).