Coronavirus: le implicazioni sui mercati obbligazionari nel 2020
L’infezione dal coronavirus ha effetti sulla salute in primis e poi a catena sull’economia e sui mercati. Tre in particolare le implicazioni che dovremmo aspettarci per i mercati obbligazionari e le individua Ken Orchard, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV – Diversified Income Bond, T. Rowe Price.
La prima implicazione riguarda i tassi di interesse. Secondo l’analista è improbabile che le banche centrali risponderanno al virus con un taglio dei tassi nel breve periodo. Anche se ci sono pochi dubbi sul fatto che la crescita globale potrebbe risentire dello scoppio del coronavirus, resta ancora da capire quanto lungo o importante sarà tale impatto. Ci vorrà del tempo per elaborare i dati, quindi, continua Orchard, l’impatto reale potrebbe non essere noto ancora per parecchio. In questo contesto, è probabile che le principali banche centrali adotteranno un approccio attendista, guardando con attenzione alla risposta da parte delle autorità cinesi.
Altra implicazione del coronavirus sui mercati obbligazioni riguarda i bond asiatici che sovraperformeranno mentre le valute locali rischiano ulteriori deprezzamenti. Il rallentamento della crescita previsto in Cina avrà un effetto domino in Asia. Per ammortizzare il colpo, è probabile che diverse banche centrali in quest’area allenteranno la politica monetaria per iniettare liquidità nei mercati. Con un’inflazione generalmente bassa nei Paesi asiatici limitrofi alla Cina, c’è la possibilità che questi decideranno di attivarsi per sostenere la crescita. In Thailandia e Indonesia, gli istituti centrali hanno già tagliato i tassi e ci aspettiamo che molti altri seguiranno il loro esempio nei prossimi mesi.
Tra questi potrebbero esserci Corea del Sud e Malesia, dato che le loro economie hanno legami con la Cina a livello di scambi commerciali e turismo. Guardando al mondo del fixed-income, la combinazione di un’inflazione in buono stato e dei probabili tagli dei tassi nel prossimo futuro è favorevole per i bond in valuta locale, e dovrebbe portare a una sovraperformance nella regione.
Infine l’impatto sull’universo dei bond corporate che sarà variegato. “I nostri analisti sul credito e sull’azionario – continua l’esperto – ritengono che il settore automobilistico sia vulnerabile, dato che la chiusura degli stabilimenti in Cina interromperà la sua supply chain, soprattutto per le società che utilizzano componenti prodotti nella provincia di Hubei”. Per le aziende di commodity, il brusco crollo dei prezzi, che anticipa una crescita globale in rallentamento, ha rappresentato un forte vento contrario. Queste società sono state colpite duramente, ma se la diffusione del virus sarà contenuta, ci potrebbero essere opportunità interessanti in questo settore, così come nelle società cinesi di sviluppo immobiliare.