Coronavirus: Abi, più sostegno alle imprese. Attivare subito fondi europei per calamità
L’Abi, l’Associazione bancaria italiana, chiede alle competenti autorità europee e italiane di sospendere fino a un anno l’applicazione delle definizioni di “default” per l’individuazione dei crediti scaduti alla luce dell’emergenza sanitaria e alle ricadute economiche per le
imprese derivanti dal coronavirus. L’associazione propone anche di rivedere la tempistica degli accantonamenti automatici a fronte dei
crediti deteriorati.
Nel dettaglio, il Comitato di Presidenza dell’Abi ha deciso di rivedere alcuni aspetti dell’accordo stipulato a novembre 2018 con le associazioni delle imprese, con l’intento di coinvolgere un maggior numero di piccole e medie aziende negli interventi di sostegno ai finanziamenti. Inoltre, in relazione all’emergenza in atto, ha convenuto di proporre al governo di ampliare l’operatività del fondo di garanzia per le Pmi, aumentando tra l’altro la quota garantita per le linee di credito a breve in considerazione delle potenziali tensioni sul fronte dellaliquidità delle imprese. “Andrebbero altresì massimamente e tempestivamente utilizzati i Fondi Europei stanziati per le calamità naturali”, sostiene l’Abi.