Borsa Tokyo +0,95%, Shenzhen e Shanghai oltre +3%. Effetti coronavirus su economia, si scommette su mossa aggressiva Fed
Borse asiatiche positive, con lo Shanghai Composite e lo Shenzhen Composite che arrivano a salire di oltre il 3,3%. L’indice Nikkeri 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dello 0.95% a 21.344,08 punti.
Hong Kong positiva con +0,83%, negativa invece Sidney con -0,77%, mentre Seoul sale dello 0,73%.
I buy sono tornati sull’azionario, in generale, nonostante il pessimo dato cinese relativo all’attività manifatturiera della Cina, con l’indice PMI Markit/Caixin scivolato a febbraio a 40,3, ben al di sotto dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e di espansione (valori al di sopra).
Il dato è stato anche molto inferiore ai 45,7 punti attesi dagli analisti di Reuters e in forte peggioramento rispetto ai 51,1 punti di gennaio. L’impatto dell’emergenza del coronavirus si è fatto insomma tutto sentire.
Ancora peggio ha fatto il Pmi manifatturiero reso noto dalle autorità di Pechino. L’indice è crollato a 35,7 punti a febbraio, al valore minimo record, rispetto ai 50 punti di gennaio e contro i 46 attesi dal consensus.
La reazione positiva dei mercati si spiega con l’attesa di misure espansive di politica monetaria da parte delle banche centrali, per contrastare gli effetti del diffondersi del COVID-19 sull’economia.
Vasu Menon di OCBC ha commentato alla Cnbc il trend dell’azionario, spiegando che il rimbalzo dimostra “un caso di notizia negativa che è in fondo una notizia positiva”. Direttore esecutivo della divisione di strategia sugli investimenti di OCBC Bank, a Singapore, Menon ha spiegato che i mercati stanno prezzando una “mossa aggressiva” da parte della Federal Reserve, dopo che il numero uno della banca centrale americana, Jerome Powell, ha parlato venerdì scorso della necessità di prendere azioni “appropriate” per sostenere l’economia.
I brutti dati macro cinesi hanno inoltre rinfocolato le speculazioni su nuovi interventi da parte della People’s Bank of China.