Auto elettriche sfondano ed è boom delle ibride plug-in (+351%)
All’interno di un mercato auto in affanno in Italia si conferma il boom delle vendite di auto ad alimentazione alternativa. A febbraio 2020 le autovetture ricaricabili sono oltre 7 volte quelle vendute a febbraio 2019 – grazie alle forti variazioni positive sia delle vetture elettriche (quasi 10 volte quelle vendute a febbraio 2019, con l’1,6% di quota) che delle ibride plug-in (+351,5% e 0,7% di quota) – e rappresentano il 2,3% dell’immatricolato, anche grazie al sostegno dell’ecobonus. L’Anfia rimarca che considerando le ibride di tutti i tipi insieme alle auto elettriche, che complessivamente sono più che raddoppiate rispetto a febbraio dello scorso anno, la quota di penetrazione arriva al 12,6% del mercato, la più alta di sempre.
Diesel sempre più in crisi
I numeri di febbraio confermano il calo delle immatricolazioni di autovetture diesel, che cedono il 30% con una quota del 34,5%, pari a quasi undici punti percentuali in meno rispetto a febbraio dello scorso anno. Nel primo bimestre – rimarca l’Anfia – il calo tendenziale diventa così del 27%. Le vetture a benzina diminuiscono del 3% sia nel mese che nel cumulato, raggiungendo una quota di mercato del 45% a febbraio e del 46% nei primi due mesi del 2020.
Le autovetture ad alimentazione alternativa registrano, a febbraio, una quota del 20,4% (la più alta da aprile 2010) e crescono del 51,5% nel mese e del 45% nel primo bimestre.
Le auto GPL diminuiscono dell’11% nel mese e del 16% nel cumulato, raggiungendo una quota del 6%, sia a febbraio che nei primi due mesi del 2020. Continua, invece, la buona performance delle autovetture a metano, in aumento dell’81% a febbraio (con una quota sul totale mercato del 2,2%) e del 107% nel primo bimestre del 2020 (con una quota del 2,4%).
Infine, prosegue la forte crescita del mercato delle autovetture elettrificate. Le ibride mild e full aumentano dell’83% nel mese, con una quota di mercato del 10,3%, e del 79% nel primo bimestre 2020, con una quota del 10%.
Nel cumulato dei primi due mesi del 2020, le elettriche e le ibride ricaricabili, crescono di quasi 6 volte rispetto allo stesso periodo del 2019. Ricordiamo che le autovetture ricaricabili, con prezzo di vendita non superiore ai 50.000 euro IVA esclusa e con emissioni fino a 70 g/km di CO2, beneficiano dell’ecobonus per il loro acquisto.
Mercato auto debole a febbraio, si salva il marchio Fiat
Il calo dell’8,8% a febbraio del mercato auto nel suo complesso è attribuibile solo in parte ad un primo effetto coronavirus perché le vetture immatricolate in genere vengono ordinate con forte anticipo. “Un effetto coronavirus – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – si è però avuto nelle zone rosse e ha riguardato sia l’affluenza di potenziali interessati nei saloni di vendita che la raccolta di ordini. Anche se in maniera meno accentuata effetti analoghi si stanno verificando in tutto il Paese. Dall’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor a livello nazionale a fine febbraio emerge infatti che ben il 79% dei concessionari dichiara un basso livello di affluenza nei saloni di vendita e una percentuale soltanto lievemente inferiore (75%) dichiara anche un basso livello di acquisizione di ordini.”
“A febbraio il mercato dell’auto, dopo un inizio d’anno a -5,9%, continua a rallentare (-8,8%) – commenta Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA. Questo arretramento è ancora più grave in quanto si confronta con un febbraio 2019 già in calo (-2,4%) per via dell’attesa dell’entrata in vigore dell’annunciato bonus-malus. Ad essere penalizzate, in quel caso, erano state soprattutto le vendite di vetture a basse emissioni, in un generale clima di incertezza sulle modalità operative di attuazione della misura”.
Il gruppo Fca fa leggermente meglio del mercato a febbraio confermando l’inversione di tendenza emersa a inizio anno. Le vendite di auto in Italia del Lingotto risultano comunque in calo (-6,7% a 41.300 unità) rispetto al -8,8% del mercato auto nel suo complesso. sale così la quota di mercato del gruppo Fca che si attesta al 25 per cento, confermandosi primo gruppo in Italia. Considerando anche la promessa spasa PSA (16% di quota di mercato) l’accoppiata FCA-PSA supera ampiamente il 40 per cento.
Una spinta significativa arriva dal marchio Fiat (+4,4% a febbraio) e una quota di mercato del 17,1% (+2,2 punti percentuali rispetto a febbraio 2019). Bene anche il bilancio a 2 mesi: 16,9% di quota di mercato rispetto all’anno scorso (14,9%). A fare da traino è la Panda prima per vendite con quasi 14.500 modelli venduti e un dominio assoluto nel segmento A (52,8% di quota). Considerando anche la 500, Fiat detiene una quota nel segmento A del 67,8%.
Le prospettive sono di un trend positivo anche nei prossimi mesi considerando l’effetto del lancio lo scorso mese delle versioni ibride della Panda e della 500; complessivamente i due modelli hanno raccolto quasi 25mila preventivi, di cui più di 14mila per la Panda.