Banco Bpm: utile netto atteso a 770 mln al 2023, oltre le stime degli analisti
I target finanziari del nuovo piano 2020-23 di Banco Bpm prevedono proventi in crescita con un CAGR del +0,6% tra il 2019 e il 2023 (da 4,3 mld nel 2019 a 4,4 mld nel 2023), spinti dalla crescita delle commissioni nette (CAGR del +5,1% nello stesso periodo) derivante dal rafforzamento del comparto del gestito e dal maggior focus sui servizi a valore aggiunto. Al contrario, il margine di interesse è atteso in diminuzione (CAGR del -0,9% tra il 2019 e il 2023) a causa dello scenario di tassi di interesse bassi, solo in parte compensato dalla crescita degli impieghi (dai 105,8 mld di fine 2019 ai 116,3 mld a fine 2023).
Gli oneri operativi rimarranno stabili (a 2,6 mld), dal momento che l’impatto derivante dai maggiori investimenti e dal rinnovo del CCNL verrà compensato dalla riduzione dei costi. Il Cost/ Income ratio si ridurrà progressivamente in arco Piano, fino a raggiungere il 59% nel 2023. Le rettifiche su crediti ammonteranno nel 2023 a circa 590 mln (CAGR del -6,7% tra il 2019 e il 2023), equivalenti ad un costo del rischio target di 51 pb (rispetto a 73 pb nel 2019). L’utile netto di Gruppo crescerà a circa 770 mln a fine Piano (CAGR del +4,3% tra il 2019 e il 2023), corrispondente ad un RoTE del 7,2%.
Battute le attese degli analisti di Equita che si aspettavano “un utile netto di 630 milioni al 2023 pari ad un ROTE di 6% con costo del credito medio di 64 punti base (71 punti base nel 2020) e cost/income a fine piano di 63%”.
Al livello patrimoniale il CET1 ratio e il MDA buffer saranno mantenuti ben al di sopra della guidance minima per tutto l’orizzonte di Piano. A fine 2023 il CET1 ratio è previsto essere superiore a 12%. La previsione di Equita era per un “CET1 2023 a 13,2% (da 12,8% del 2019), che non include il beneficio di eventuale razionalizzazione del portafoglio di partecipazioni minori”.