Bce e il dubbio taglio tassi, Pimco vede raddoppio del QE
Christine Lagarde si appresta a presiedere uno dei meeting Bce più delicati degli ultimi anni. La banca centrale europea dovrà in qualche modo dare in pasto ai mercati una risposta forte all’emergenza coronavirus che rischia di portare in recessione l’area euro.
L’incontro Bce di questa settimana, sottolinea Carsten Brzeski, Chief Economist, Eurozone and Global Head of Macro di ING, sarà pertanto incentrato sull’impatto del Covid-19 sull’economia della zona euro e su come la BCE reagirà. È impossibile formulare una valutazione credibile e definitiva dell’impatto economico del Covid-19 sull’economia della zona euro, dice l’esperto sottolineando come questa impossibilità è sia per gli stessi analisti che per la BCE. L’economia si trova di fronte a un mix senza precedenti di shock sul lato dell’offerta e della domanda. Si pensi a una domanda più debole da parte della Cina, alle interruzioni della catena di approvvigionamento, ma anche a meno viaggi, meno attività ricreative, aziende che mandano i dipendenti a casa, ecc. In questo contesto, la BCE discuterà intensamente sul da farsi.
Sotto la guida di Mario Draghi, la BCE si sarebbe molto probabilmente unita alla Fed che la scorsa settimana ha tagliato a sorpresa i tassi di interesse, cercando di dimostrare la sua capacità e la sua volontà di agire. La BCE sotto la guida di Christine Lagarde, tuttavia, finora è sembrata meno sensibile agli sviluppi dei mercati finanziari rispetto al suo predecessore Mario Draghi. Il breve comunicato ufficiale sul sito web della BCE, che segnala la disponibilità della BCE ad un’azione “mirata”, dimostra che la banca centrale europea non è del tutto contraria ad agire questa settimana.
Le diverse carte a disposizione
Il dilemma della BCE non è solo che ha sostanzialmente esaurito le munizioni, ma anche il fatto che c’è ben poco che possa fare per attutire l’impatto economico di un mix senza precedenti di shock sul lato dell’offerta e della domanda. Le uniche misure efficaci che la BCE potrebbe adottare sottolinea Carsten Brzeski sarebbero misure di incremento del credito, ad esempio, come un maggior numero di acquisti di obbligazioni societarie, modifiche (temporanee) alle regole di garanzia, iniezioni di liquidità mirate per sostenere le estensioni dei prestiti bancari alle imprese con problemi finanziari dovuti al Covid-19 o un’iniezione generale di liquidità.
Andreas Billmeier, Sovereign Research Analyst di Western Asset, affiliata Legg Mason si attende invece che l’istituto di Francoforte guardi di più all’impatto indiretto del rallentamento dell’attività economica e, per esempio, assicuri un livello di liquidità appropriato al sistema bancario e ai bilanci aziendali. In altre parole, è più probabile che si decida una qualche sorta di iniezione di liquidità piuttosto che un taglio dei tassi d’interesse. “Ci sembra insomma improbabile un taglio dei tassi senza altre misure a sostegno della liquidità” sostiene Billmeier. “Se la Banca Centrale Europea dovesse tagliare i tassi, ci attendiamo che anche diversi altri istituti del continente ne seguiranno le orme: la Svizzera, ma anche la BoE e altre banche centrali del Nord e del Centro Europa. Non ci aspettiamo invece che in questo contesto gli istituti bancari intervengano anche nel mercato azionario, principalmente perché il ruolo che questo gioca nel meccanismo di trasmissione delle politiche monetarie è molto meno forte rispetto agli Stati Uniti, dove un calo del 10% comporta un inasprimento considerevole delle condizioni finanziarie” conclude l’esperto di Western Asset.
Konstantin Veit, senior portfolio manager euro rates desk di Pimco, rimarca come il mercato sia curioso di sapere se il processo decisionale più collegiale di Lagarde si dimostrerà efficace.
Il consiglio direttivo della Bce procederà, secondo l’esperto di Pimco, con un allentamento regolamentare attraverso un pacchetto che includerà sia misure di credito che di allentamento macro. L’esperto sottolinea inoltre che la prima misura si concretizzerà attraverso l’allentamento dei criteri di condizionalità dei prestiti Tltro o, eventualmente, tramite il lancio di un nuovo programma di prestiti agevolati su misura per le esigenze del capitale circolante delle società. Konstantin Veit prevede che la seconda misura, ovvero l’allentamento macro, possa includere il raddoppio degli acquisti di asset netti a € 40 miliardi al mese per i prossimi sei mesi. Tuttavia, nell’attuale contesto è incerto se queste misure saranno considerate sufficienti dai mercati e se i funzionari governativi eletti risponderanno efficacemente. Pimco ritiene infine improbabile un taglio dei tassi da parte del Consiglio, che manterrà invariato il tasso sui depositi a -0,5%.