Stellantis: confemato impegno in Italia con investimento in ACC per gigafactory batterie auto
Stellantis conferma il suo impegno in Italia con l’investimento di Automotive Cells Company (ACC, fondata da Stellantis e TotalEnergies/Saft nell’agosto 2020) per lo stabilimento di batterie. Insieme ai suoi partner, il big europeo dell’auto sostiene i piani di crescita di ACC, che intende trasformare l’attuale stabilimento Stellantis di Termoli in un nuovo impianto dedicato alla produzione di batterie e finalizza l’accordo per aggiungere Mercedes-Benz come nuovo partner alla pari con TotalEnergies/Saft e Stellantis. Lo si apprende in una nota di Stellantis nella quale si precisa che i partner si sono anche impegnati ad aumentare la capacità industriale di ACC ad almeno 120 gigawatto (GWh) entro il 2030 e ad ampliare lo sviluppo e la produzione di celle e moduli per batterie ad alte prestazioni di nuova generazione. La chiusura è soggetta alle consuete condizioni, incluse le approvazioni normative.
“Siamo grati a tutte le persone coinvolte in questo investimento che assicurerà il futuro della grande comunità di Termoli”, ha dichiarato Carlos Tavares, ceo di Stellantis. “Trasformare l’impianto esistente per contribuire nella creazione di un futuro più sostenibile posiziona ACC come leader europeo nella produzione di batterie e riafferma, grazie alla collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico, il ruolo dell’Italia nel sostenere la trasformazione di Stellantis in un’azienda di tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile”.
Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato piani per realizzare globalmente vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) per cinque milioni di unità nel 2030, raggiungendo con i BEV il 100% del mix di vendite di autovetture in Europa e il 50% di autovetture e veicoli commerciali leggeri negli Stati Uniti. Stellantis ha inoltre aumentato la capacità pianificata di batterie da 140 GWh a circa 400 GWh, grazie al supporto di cinque gigafactory e di contratti di fornitura aggiuntivi.