Coronavirus, borse Asia contrastate: Tokyo -1,57%, chiusura record per Sidney con +7%
Borse Asia contrastate, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che ha chiuso in calo dell’1,57% a 19.084,97 punti e la borsa di Sidney che ha riportato il rally più forte di sempre, con l’indice benchmark ASX 200 balzato del 7%. Tra i titoli peggiori dell’indice azionario giapponese Nikkei, si è messo in evidenza il tonfo del titolo della conglomerata Softbank Group, con una flessionesuperiore a -6%. La borsa di Shanghai cede lo 0,56%, Hong Kong piatta con -0,07%, Seoul +0,27%.
Prosegue la volatilità dei mercati azionari globali, mentre sale il bilancio globale delle vittime del coronavirus. Gli ultimi dati della John Hopkins University rivelano che sono almeno 33.925 i decessi provocati dalla malattia COVID-19, a fronte di più di 720.000 persone infettate in tutto il mondo.
Così Rodrigo Catril, strategist del mercato valutario presso National Australia Bank, ha scritto in una nota riportata dalla Cnbc:
“Il grande interrogativo, per i mercati, è se l’enorme stimolo introdotto ovunque nel mondo sarà sufficiente ad aiutare l’economia a superare lo shock economico provocato dalle misure di contenimento del COVID-19”.
Intanto c’è l’ennesimo sell off sui mercati petroliferi, con il petrolio Brent che cede quasi il 6% a $23,50 e il petrolio WTI che scivola del 4,65%, a $20,51 al barile. Il petrolio continua a scontare il peggioramento dell’outlook dell’economia globale dovuto alle ripercussioni del coronavirus. Nelle ore precedenti è andata anche peggio, con il WTI capitolato fino a $19,92.