Giornata no per le banche a Piazza Affari, in corsa utility e Diasorin
Inizio di settimana senza verve per Piazza Affari che paga la giornata molto difficile per le banche dopo la raccomandazione della Bce di sospendere la distribuzione dei dividendi da parte del settore alla luce dell’emergenza Covid-19. Il Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,3% a 16.872,41 punti. La giornata sui mercati ha visto un nuovo tonfo ai minimi pluriennali del petrolio. “I mercati stanno scommettendo che la crisi potrebbe essere relativamente lunga e il barile è la risorsa perfetta da vendere allo scoperto”, segnala Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades.
Sul parterre di Piazza Affari giornata da dimenticare per Unicredit (-7,46%) che ha deciso di rinviare le delibere su dividendo 2019 e buyback. Unicredit non dedurrà più, come effettuato finora, il dividendo dell’esercizio 2019 dal capitale Cet1 a fini prudenziali. Ciò avrà un effetto positivo di 37 punti base sul Cet1 ratio” e “modificherà la politica dei dividendi per l’esercizio 2020 e non accantonerà nessun dividendo nel 2020”. Questa decisione è neutrale relativamente ai pagamenti di cedole dei titoli At1 e per gli strumenti Cashes. Molto male anche Intesa Sanpaolo il cui cda di domani, che era già stato convocato in via ordinaria nei giorni scorsi, includerà l’esame della comunicazione della Banca Centrale Europea riguardante la politica dei dividendi nel contesto conseguente all’epidemia da COVID-19.
Tra le altre big bancarie calo consistente anche per Banco BPM (-3,58%).
La Bce venerdì ha raccomandato agli istituti di credito sotto la sua vigilanza di non distribuire dividendi agli azionisti. La raccomandazione della Bce si riferisce ai dividendi relativi al 2019 e al 2020 e a sua volta Bankitalia ha esteso la raccomandazione anche alle banche minori italiane precisando che l’invito si estende almeno fino al 1° ottobre 2020.
Giornata negativa anche per i testimonial dell’asset management. Stop al dividendo anche per Banca Mediolanum (-4,91%) e Banca Generali (-0,43%). “Nonostante l’eventuale decisione di posticipare i dividendi non era attesa, riteniamo che il vero driver per i titoli sia l’effetto mercato sulle masse” dicono gli esperti che così confermano HOLD sui titoli alla luce di una view cauta sui mercati.
Tra i segni più di giornata spicca Diasorin (+7,37%) così come qualche testimonial del settore utility quali A2a (+5,95%), Snam (+5,30%) e Italgas (+6,30%).
Fuori dal Ftse Mib rally prepotente del titolo Juventus (+5,07%) in scia all’importante accordo per il taglio degli stipendi alla luce dello stop delle competizioni. In base all’accordo giocatori e allenatore del club bianconero rinunceranno a 4 mensilità, ossia una decurtazione del 33% degli stipendi. Una svolta che permetterà alla Juventus un risparmio sostanzioso di 90 milioni di euro nell’esercizio 2019-2020.