Notizie Notizie Italia Milano corre con Eni e banche in recupero, buone indicazioni da Cina

Milano corre con Eni e banche in recupero, buone indicazioni da Cina

31 Marzo 2020 09:43

Piazza Affari prova a chiudere con un colpo di reni finale un mese travagliato a causa dell’emergenza Covid-19. A dare sponda di ottimismo ai mercati il buon dato giunto dalla Cina con il sorprendente recupero dell’attività manifatturiera: l’indice Pmi manifatturiero della Cina di marzo è tornato in fase di espansione, attestandosi a 52 punti, ben superiori ai 45 punti attesi. A febbraio, il dato era capitolato al minimo record di 35,7 punti.

Sponda anche i riscontri decisamente confortanti dall’Italia, secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile i nuovi contagiati si sono dimezzati nelle ultime 24 ore e le persone guarite sono state 1.590, il numero più alto dall’inizio dell’emergenza nel paese. Secondo l’Istituto Einaudi la fine dell’emergenza è abbastanza vicina con il traguardo di zero nuovi contagi in tutta Italia che dovrebbe essere raggiunto tra poco più di un mese.

Il Ftse Mib sale del 2% in area 17.200 punti. Tra i singoli titoli spicca il +5% di ENI che si giova del rimbalzo del petrolio dai minimi pluriennali aggiornati ieri. In recupero anche le banche con +3,2% per Banco BPM. balzo di +2,8% Unicredit che ieri aveva pagato lo scotto dell’annuncio della sospensione del dividendo e del buyback a seguito della raccomandazione a tutto il settore bancario arrivata dalla Bce. 

Bene FCA (+3,9%) con il suo ceo Mike Manley che si è decurtato lo stipendio del 50% per tre mesi e il gruppo chiederà ala maggior parte dei dipendenti nel mondo non ancora impattati da riduzione di orario o ammortizzatori sociali di accettare un differimento temporaneo del 20% dello stipendio.

Tra le big si muove bene anche Enel (+1,3% a 6,47 euro). Equita Sim rimarca che nel virtual roadshow effettuato con 55 investitori italiani il feedback fornito dal ceo Starace dal cfo De Paoli evidenzia una bassa esposizione al COVID-19 nel breve termine e la conferma del dividendo.

In rialzo anche Prysmian (+1,5%) che ha deciso di ridurre il dividendo a 0,25 euro per azione, vale a dire la metà di quello originariamente proposto. Il Cda valuterà l’eventuale distribuzione del restante 50% del dividendo in relazione all’evoluzione dello scenario e degli effetti dell’emergenza coronavirus. Prysmian ha rassicurato circa la sua capacità di generare flussi di cassa e di sostenere una equilibrata politica di dividendi nel lungo periodo.