Risk-on sui mercati, ma scattano in avanti anche oro e Bitcoin
L’ottimismo di oggi in scia ai buoni riscontri sui numeri di infezioni e decessi nei paesi più colpiti sta trascinando al rialzo le Borse, ma si muove nella stessa di direzione anche l’oro. Il metallo giallo sale infatti di 1 punto e mezzo percentuale in area 1.670 dollari l’oncia, non lontano dai massimi pluriennali toccati un mese fa. L’ascesa dell’appetito per il rischio sta trainando anche il Bitcoin che sale di oltre il 4% a 7.100 dollari.
Joe Foster, Portfolio Manager e Strategist di VanEck, rimarca come dopo le crisi l’oro e le azioni aurifere tendano a recuperare più rapidamente rispetto al mercato in generale. Ade esempio durante la crisi finanziaria del 2008, l’oro e le azioni aurifere hanno toccato il fondo e si sono riprese molto prima dell’S&P 500, recuperando le perdite più o meno quando l’S&P 500 raggiungeva i minimi, a febbraio/marzo 2009. Ci sono voluti quasi due anni all’S&P 500 per riportarsi sui livelli pre-crisi.
Ieri il presidente Trump ha indicato il primo calo del numero di decessi correlati al coronavirus come un “buon segno” e la dottoressa Deborah Birx, coordinatrice della risposta al coronavirus della Casa Bianca, ha dichiarato che prevede che gli Stati di New York, Detroit e New Orleans vedranno un picco nei casi COVID-19 nei prossimi giorni. Sempre ieri il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, che durante il suo briefing quotidiano con la stampa ha riferito che i decessi correlati al coronavirus, i ricoveri in terapia intensiva e le intubazioni quotidiane sono diminuiti, mentre il tasso di dimissione dall’ospedale è salito “molto”.