UBS: utili netti balzano +40% in I trimestre, ma banca avverte su crescita NPL da COVID per il settore
UBS ha concluso il primo trimestre del 2020 con un utile netto in rialzo del 40% su base annua, a $1,6 miliardi, rispetto agli $1,1 miliardi dello stesso trimestre del 2019.
In un comunicato la banca svizzera ha messo in evidenza che “la pandemia da COVID-19 e le misure lanciate per contenerla hanno cambiato in modo drammatico l’outlook sull’economia globale per l’immediato futuro”.
UBS ha aggiunto che “il Pil globale dovrebbe contrarsi nel breve periodo” e che “le interruzioni delle attività da parte di molte aziende e l’aumento della disoccupazione, come risultato della pandemia, dovrebbero provocare elevati livelli di perdite sui crediti per l’industria”. UBS stima dunque un balzo, per il settore bancario in generale, dei crediti deteriorati (NPL).
In linea con quanto auspicato dall’autorità svizzera FINMA, l’istituto ha annunciato all’inizio del mese l’intenzione di sospendere la metà dei suoi dipendenti fino alla fine di quest’anno. Il titolo ha perso il 30% negli ultimi 12 mesi.
A febbraio, il colosso ha annunciato che il prossimo 1° novembre Ralph Hamers sostituirà Sergio Ermotti nella carica di amministratore delegato della banca.