Fitch non turba Piazza Affari: ENI ruggisce con petrolio, banche toniche
Primi scorci di seduta con Piazza Affari che sembra tenere bene nonostante la doccia fredda del downgrade di Fitch. Ieri sera l’agenzia di rating, che si sarebbe dovuta esprimere a luglio sull’Italia, ha anticipato il giudizio e ha ridotto di un gradino il merito di credito del debito pubblico italiano a BBB-, ossia un solo livello sopra il limite che fa da spartiacque con il livello non investment grade (Junk). L’outlook è stabile. La decisione arriva dopo che invece Standard & Poor’s venerdì scorso aveva lasciato invariato il rating sull’Italia a BBB. Fitch stima una contrazione del PIL dell’8% nel 2020 per l’Italia e i rischi per questa previsione di base sono inclinati al ribasso.
Il FTse Mib si muove in rialzo a 17.756 punti (+0,49%). Tra i singoli titoli spicca il rally di ENI (+2,4%) a 8,88 euro così come di Saipem (+3,2%) e Tenaris (+2,7%), tutte galvanizzate dal rimbalzo dei prezzi del petrolio.
Tra i migliori in avvio anche Azimut con +4,6%. Movimento positivo anche delle banche che quindi non pagano al momento l’allargamento dello spread (in area 230 pb) dopo Fitch. La migliore è Bper con +2,4%. Tra le big c’è Unicredit a +0,7% e INtesa a +0,5%.
Oggi focus sulla riunione della Fed. Non sono attesi nuovi annunci, ma sarà interessante sentire le parole di Jerome Powell, presidente della Fed, durante la conferenza stampa.