Def, Conte ricorda: in scenario peggiore Pil -10,4%. Ora dl per rinascita economica Italia
“Il Def per il 2020 aggiorna il quadro economico alla luce dell’emergenza. La previsione ufficiale viene abbassata ad una contrazione dell’8%, scontando una caduta del Pil di oltre il 15% nel primo semestre e con un rimbalzo nella seconda metà dell’anno e una crescita del 4,7% per il 2021. C’è poi uno scenario peggiore, con il rischio di una persistenza del virus, con una contrazione del 10,4% e una ripresa più timida nel 2021”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante l’informativa alla Camera sulla Fase 2.
Nell’illustrare le misure da adottare per far ripartire l’economia italiana, il premier ha parlato di un dl per la rinascita economica e produttiva dell’Italia:
“Per offrire al Paese una prospettiva più ampia, strutturale e ambiziosa, il governo intende presentare nei prossimi giorni un secondo decreto legge per la rinascita economica e produttiva dell’Italia”. Conte ha parlato degli effetti della pandemia da coronavirus, che “ci ha colto in una fase di fragilità, che da anni frena la crescita e rende critico il quadro di finanza pubblica”.
Di conseguenza, la crisi attuale ha posto “l’urgenza di riattivare investimenti pubblici e privati, con un’agenda pubblica che deve predisporre un ambiente normativo il più favorevole possibile”, soprattutto su “infrastrutture, innovazione verde e digitale”.
Il governo, ha continuato il premier, intende così portare avanti “i lavori dell’Agenda 2023 per una drastica semplificazione delle procedure ammnistrative: appalti, edilizia, commercio, in modo da far sì che le risorse pubbliche stanziate si trasformino quanto prima in capitale infrastrutturale”. Dunque, l’esecutivo tende verso “iter semplificati per un campione di opere, con tutti i presidi e i controlli più rigorosi del caso” e, anche, verso una “selezione degli investimenti strategici: un grande ruolo in tal senso può essere svolto dall’azione delle grandi aziende a controllo pubblico”.