Borsa Tokyo riapre dopo Golden Week, Nikkei +0,28%. Borse Asia in rosso dopo dati Cina e attacchi Trump
Riapre la borsa di Tokyo, dopo i giorni in cui è stata chiusa in occasione della festività del Golden Week. L’indice Nikkei 225 ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,28% a 19.674,77 punti.
Azionario asiatico contrastato e in lieve ribasso, con l’indice MSCI Asia ex-Japan in calo dello 0,23% circa.
Lo Shanghai Composite arretra dello 0,13%, Hong Kong cede lo 0,62%, Sidney in ribasso dello 0,64%, Seoul piatta con -0,01%.
Ieri Wall Street ha chiuso contrastata, con il Dow Jones e lo S&P 500 in rosso per la prima volta in tre sedute.
Il Dow Jones ha perso 218,45 punti scendendo a 23.664,64 punti, mentre lo S&P 500 è calato dello 0,7% a 2.848,42. Il Nasdaq Composite è salito invece dello 0,7% a 8.854,39 punti.
Conforta il dato migliore delle attese delle esportazioni della Cina, salite ad aprile del 3,5% su base annua. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un tonfo del 15,7%. Le importazioni sono calate invece su base annua del 14,2%, peggio della flessione dell’11,2% attesa dal consensus. Il surplus commerciale della Cina è stato pari a $45,34 miliardi, molto meglio del surplus di $6,35 miliardi previsto.
E’ rimasto invece in forte contrazione il settore dei servizi cinese. Nel mese di aprile, l’indice PMI servizi stilato congiuntamente da Caixin-Markit è riuscito a salire dai 43 punti di marzo a 44,4 punti. Il dato rimane tuttavia ben al di sotto della soglia dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di espansione (valori al di sopra), e fase di contrazione (valori al di sotto).
Il valore è anche molto inferiore alla media storica. Si tratta del terzo mese di contrazione per il settore dei servizi, importante generatore di posti di lavoro, che incide sul Pil cinese per il 60% circa.
Gli Stati Uniti di Trump continuano intanto ad attaccare la Cina in merito alle responsabilità che avrebbe avuto nel non riuscire a frenare i contagi del coronavirus.
“Abbiamo fatto fronte all’attacco peggiore che abbiamo mai dovuto subìre nel nostro paese. Questo è l’attacco peggiore che abbiamo mai sperimentato”, ha detto Trump, determinato a mostrare al mondo le colpe di Pechino. “Peggio di Pearl Harbor, peggio del World Trade Center. Non c’è mai stato un attacco come questo. E non sarebbe mai dovuto accadere. Avrebbe potuto essere bloccato all’origine, in Cina, e fermato subito. Ma non è stato così”.