Italia: vendite al dettaglio -20,5% a marzo, precipitano i beni non alimentari
Crollo dei consumi in Italia. Secondo i dati raccolti dall’Istat, a marzo le vendite al dettaglio hanno registrato una flessione del 20,5% rispetto al mese precedente. A determinare l’eccezionale calo sono state le vendite dei beni non alimentari, che sono precipitate del 36%, come conseguenza dell’applicazione delle misure di chiusura di molte attività a partire dal 12 marzo scorso, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Quelle dei beni alimentari sono invece risultate stazionarie in valore. Su base annua, la contrazione è del 18,4%.
Nella grande distribuzione aumentano le vendite degli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare (+5,2%), soprattutto dei supermercati (+14%), mentre per quelli a prevalenza non alimentare si registra un calo eccezionale (-40,5%). Per gli esercizi specializzati le vendite subiscono una diminuzione ancora più forte (-55,7%). Nelle imprese operanti su piccole superfici anche il comparto alimentare è in lieve diminuzione (-1%), mentre per quello non alimentare il calo è del 36,6%. Il commercio elettronico continua ad essere l’unica forma distributiva in
costante crescita.