Enel alza il velo sui conti: buona capacità di attutire gli effetti Covid-19
Utile netto in salita nei primi tre mesi dell’anno per Enel che segna un + 10,5% a 1.281 milioni di euro contro i 1.159 milioni di euro del primo trimestre 2019, mentre i ricavi calano del 12,2% a 19.985 milioni di euro contro i 22.755 milioni di euro nel primo trimestre 2019.
L’EBITDA tocca i 4.708 milioni di euro (4.548 milioni di euro nel primo trimestre 2019, +3,5%), mentre l’indebitamento finanziario netto segna 47.097 milioni di euro (45.175 milioni di euro a fine 2019, +4,3%). L’EBITDA ordinario arriva a 4.741 milioni di euro (4.454 milioni di euro nel primo trimestre 2019, +6,4%) al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto. Gli investimenti ammontano a 1.870 milioni di euro nel primo trimestre 2020, sostanzialmente in linea con l’analogo periodo del 2019.
Le vendite di energia elettrica nel primo trimestre 2020 ammontano a 77,7 TWh, con un decremento di 4,6 TWh (-5,6%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. L’energia netta prodotta dal Gruppo Enel nel primo trimestre 2020 è pari a 51,4 TWh1, con un decremento di 7,7 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2019 (-13,0%), da attribuire principalmente ad una minore produzione da fonte termoelettrica in Spagna, Italia e Russia.
Il commento di Equita Sim
Confermate le guidance 2020-22 ma nessun target specifico per il 2020 a causa delle numerose incertezze sugli effetti COVID, currency e one-offs. Le indicazioni ci paiono incoraggianti dice Equita Sim le cui stime recentemente riviste al ribasso (Ebitda a 18.3bn vs 18.6bn target, NI a €5.07bn vs €5.4bn target e NFP a €-47.6bn vs €-46.8 taget) includono già gli effetti negativi citati e sono quindi confermate. BUY confermato dagli esperti della Sim secondo cui Enel sia ben posizionata per poter assorbire gli effetti COVID con impatti limitati sulla profittabilità.