Piazza Affari chiude in rialzo in attesa doppio verdetto Moody’s e DBRS. Ftse Mib +1,13%
L’ultima seduta della settimana è stata archiviata con segno positivo per Piazza Affari, che si è allineata all’umore delle Borse europee e di Wall Street. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un progresso di 1 punto percentuale (+1,13%) a 17.439,3 punti, aspettando il doppio verdetto delle agenzie di rating DBRS e soprattutto di Moody’s dopo il downgrade di Fitch Ratings che ha fatto precipitare il giudizio sui Btp a un livello superiore a quello “junk”, spazzatura, di appena un gradino. Nell’attesa gli investitori hanno guardato di buon occhio al colloquio telefonico tra i funzionari americani e cinesi, dopo le tensioni dell’ultimo periodo sul fronte del coronavirus. Ma anche ai dati sul mercato del lavoro americano, che hanno fotografato un quadro in forte peggioramento a causa del Covid-19, con la disoccupazione salita al 14,7%, sui livelli più alti dal dopoguerra, e 20,5 milioni posti di lavoro in meno.
Ma si è guardato anche alla stagione delle trimestrali, soprattutto a Piazza Affari. Banco Bpm si è messa in luce con un rialzo di circa il 5% che gli ha permesso di posizionarsi in vetta al listino milanese. In particolare, il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2020 con un utile netto di 152 milioni di euro, migliore delle attese, e in crescita del 58,3% rispetto al quarto trimestre 2019 e in linea con i primi tre mesi del 2019. Rialzo di circa 1 punto percentuale per Ubi Banca, nel giorno dei conti. La banca lombarda guidata da Massiah ha riportato nel primo trimestre un utile netto di 93,6 milioni (+12,2% rispetto agli 83,4 milioni al 31 marzo 2019 e più che raddoppiato rispetto ai 38,1 milioni del quarto trimestre 2019), nonostante significative rettifiche analitiche aggiuntive effettuate in modo mirato sulle inadempienze probabili nei settori maggiormente colpiti dalla crisi Covid.
In luce Atlantia che è salita più del 4%. Il balzo potrebbe essere spiegato dagli ultimi sviluppi sulla vicenda Alitalia, principale operatore di ADR (la controllata da Atlantia) con circa il 35% dei passeggeri. Secondo il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, la nuova Alitalia dovrebbe avere un capitale iniziale di 3 miliardi di euro, se si vuole supportare un vero piano di rilancio nel trasporto aereo.
Prova di forza anche di Leonardo, che dopo un avvio in territorio negativo ha imboccato la via dei rialzi chiudendo con un progresso di quasi il 2%. L’ex Finmeccanica ha annunciato ieri sera, dopo la chiusura di Piazza Affari, i risultati del primo trimestre 2020 che vedono un rosso di 59 milioni di euro e l’Ebita in calo a 41 milioni. In calo anche i ricavi che si sono attestati a 2.591 milioni (-4,9% a/a), principalmente riconducibile ai rallentamenti registrati negli elicotteri ed in particolare alle minori consegne attribuibili sempre all’effetto Covid.