Piazza Affari, avanti tutta su speranze ripresa: volata di Bper nel finale, bene industriali e lusso
Continua la striscia di rialzi a Piazza Affari che, insieme alle principali Borse europee e a Wall Street, guarda con fiducia alla ripresa post lockdown. A Milano, l’indice Ftse Mib ha chiuso la seduta con un progresso dell’1,5% a 17.860,46 punti. Il prossimo ostacolo al rialzo è la zona di resistenza importante tra 18.000 e 18.400 punti, dove passa il 38,2% di Fibonacci di tutto il down trend avviato a febbraio 2020. A incoraggiare i mercati è la prospettiva di una ripresa dell’economia mondiale che mette in secondo piano le preoccupazioni legate alla pandemia, le tensioni internazionali tra Usa e Cina e quelle a Hong Kong. Il mercato si concentra in questa fase all’allentamento delle misure di confinamento in diversi paesi, che continuano ad alimentare le speranze di un ritorno progressivo alla normale attività delle imprese.
Tra i protagonisti di giornata a Piazza Affari spiccano gli industriali, il mondo del lusso e i bancari (in gran spolvero in tutta Europa), settori che più di altri hanno sofferto nell’ultimo periodo, e che ora stanno beneficiando dell’ottimismo che ruota attorno alla ripresa dell’attività dopo la chiusura dettata dal lockdown. Tra i titoli del comparto bancario, che beneficiano anche della discesa dello spread, spicca il rally pomeridiano di Bper Banca (la peggiore da inizio anno del Ftse Mib), con una volata che l’ha portata ad archiviare la giornata in rialzo del 10,4%. Positiva anche Mediobanca che ha guadagnato il 5,7%. In prima fila anche le big del lusso che risalgono la china dopo i cali della scorsa settimana in scia alle tensioni ad Honk Kong, con forti acquisti per Salvatore Ferragamo (+7,3%) e Moncler (+4,9%). Quest’ultima ha comunicato oggi il rinnovo del patto parasociale attualmente in essere tra Ruffini Partecipazioni Holding di Remo Ruffini e Venezio Investments Pte. Tra gli industriali in evidenza anche oggi Leonardo (+6,7%).
Sul fronte opposto, quello delle vendite, giornata da dimenticare per Diasorin che è scivolata sul fondo del paniere principale con calo del 5,9% prendendosi una pausa dai recenti guadagni. Il titolo del gruppo di diagnostica, reduce da un forte rally e best performer del Ftse Mib da inizio anno, ha incassato oggi la bocciatura di Jefferies che ha abbassato la raccomandazione a underprform dal precedente hold. Il target price è stato tuttavia rivisto al rialzo a 120 euro dal precedente 101 euro. “La valutazione di DiaSorin è al momento difficile da giustificare, visto che l’azione scambia a circa 50 volte il consenso sull’Eps 2021, con un premio di circa il 90% rispetto ai peer”, segnala l’analista di Jefferies. Segno meno anche per Saipem (-0,4%) nonostante l’annuncio dell’accordo con Equinor, della durata di due anni per fornire servizi di ingegneria a livello mondiale.