Borsa Milano chiude piatta: KO le banche, bene Leonardo e TIM
Piazza Affari ritraccia leggermente a metà ottava. Dopo i forti rialzi di ieri alimentati dai segnali di progresso nei colloqui tra Russia e Ucraina, oggi l’indice Ftse Mib ha chiuso a -0,03% a 25.300 punti. Le speranze di progressi verso la pace nel conflitto Ucraina-Russia si sono un po’ offuscate oggi. Un portavoce del governo ucraino ha affermato che la Russia ha rinnovato e intensificato i suoi attacchi nell’est del paese, non dando così seguito alla promessa di una riduzione dell’escalation nella regione intorno a Kiev. Sul fronte energetico, oggi si è assistito al ritorno di pressioni rialziste sui prezzi di gas e petrolio.
Tra le big di Piazza Affari in risalita Leonardo (+2,56%) in attesa che l’Italia vari l’aumento delle spese militari fino al 2% del PIL preannunciato dal premier Draghi. Bene oggi i titoli oil (+xxx% ENI e +xxx) Tenaris in scia alla rispresa dei prezzi del petrolio.
Tra le banche giornata difficile per Banco BPM, scivolata indietro del 3,24%. Quasi -2% per Bper. Segno meno anche per Unicredit (-1,46%) che ha incassato l’upgrade da parte di Keefe, Bruyette & Woods (KBW) con raccomandazione salita a outperform e prezzo obiettivo indicato a 13,90 euro.
Infine, torna sotto i riflettori oggi Tim con un balzo di oltre il 6,6% risalendo in area 0,36 euro. Secondo fonti di stampa, il CdA di TIM avrebbe chiesto a Kkr di formalizzare una propria offerta vincolante entro il prossimo 4 aprile, in modo che il CdA possa prendere le opportune decisioni nella riunione prevista per il prossimo 7 aprile. Indicazioni che hanno spinto il mercato a ritenere che l’interesse di Kkr possa sfociare in un’offerta formale.