Notizie Notizie Italia Doppio colpo da KO per le banche del Ftse Mib: -5% per Unicredit e Intesa

Doppio colpo da KO per le banche del Ftse Mib: -5% per Unicredit e Intesa

9 Giugno 2020 09:59

Ondata di vendite sulle banche di Piazza Affari che interrompono bruscamente la striscia di rialzi record deglle ultime due settimane. I ribassi arrivano al oltre -5% per le big bancarie Intesa Sanpaolo e Unicredit. A soffrire sono sia le banche che società d’investimento e assicurazioni dopo che ieri è arrivata la raccomandazione del Consiglio generale del Comitato Europeo per il rischio sistemico (CEMS), organo di supervisione della BCE, circa lo stop dei dividendi per tutto il 2020.

L’indicazione sui dividendi

La raccomandazione del CERS si applica a banche, imprese di investimento e assicurazioni e raccomanda la sospensione dei dividendi, riacquisto di azioni proprie e pagamento delle remunerazioni variabile, mentre non include il pagamento delle cedole degli AT1, che non sono quindi a rischio dal punto di vista regolamentare.

Possibile ostacolo antitrust sul fronte Intesa-UBI

Pesano anche i rumor circa l’esito di una prima fase dell’istruttoria antitrust che non vedrebbe le condizioni per dare il via libera all’OPS di Intesa su UBI Banca.

Dopo aver ottenuto l’ok della Bce e ieri anche quello di Banca d’Italia, secondo quanto riporta Il Messaggero al termine di una prima fase dell`istruttoria antitrust non ci sarebbero le condizioni per autorizzare l`OPS di ISP su UBI. L’autorità antitrust non riterrebbe soddisfatte, al momento, alcune condizioni in merito al rispetto della concorrenza – che potrebbero però essere modificate nell`ambito della discussione dell`istruttoria fra le parti.

Non verrebbero ritenute infatti sufficienti le previste cessioni di sportelli (400-500) a Bper che, stando al piano di integrazione presentato da Intesa, dovrebbero garantire il rispetto dei limiti antitrust. Secondo l’interpretazione di Equita SIM, quanto riportato rappresenterebbe un giudizio preliminare suscettibile di essere modificato: “è ragionevole attendersi che ISP presenti le proprie controdeduzioni e/o eventuali piani alternativi di cessione in modo da garantirsi il rispetto delle condizioni richieste rimuovendo un ostacolo che non consente la partenza dell`OPS sul mercato”.