Recovery Fund, ministra Gonzalez Laya: ‘Fondamentale per ripresa, su MES no preconcetti’
“Ripeto, questa crisi da coronavirus lega i destini delle diverse economie europee. Voglio inoltre ricordare che per un euro investito nell’Europa, Olanda, Austria o Germania hanno un ritorno doppio rispetto a quello di Italia o Spagna”. Così in un’intervista al Sole 24 Ore la ministra degli Affari esteri spagnola Maria Aranzazu “Arancha” Gonzalez Laya, indicata come possibile numero uno del WTO, Organizzazione Mondiale del Commercio, parla della proposta del Recovery Fund, il fondo per il rilancio dell’Europa, che continua a scontrarsi nelle trattative per la sua messa a punto con i vari no dei cosidetti Quattro paesi frugali: Olanda, Austria, Svezia e Danimarca. “Il Recovery Fund è fondamentale per la ripresa dell’economia europea. Serve ora, dobbiamo arrivare ad approvarlo il prima possibile”, dice la ministra, che risponde anche a una domanda sul MES:
“Dobbiamo spiegarlo bene anche ai cittadini, il Mes è uno strumento di prevenzione, serve a dare sicurezza in fasi difficili, è una precauzione che può entrare in funzione per dare liquidità nel breve periodo. E già il fatto che esista serve a tutta l’economia continentale, la protegge. Non dobbiamo avere preconcetti: dobbiamo valutare tutti gli strumenti a disposizione e capire quale può essere più utile. Inoltre, per come è strutturato oggi, il Mes non presenta alcuna condizionalità che metta in discussione l’autonomia dei governi nazionali”.
Sul perchè la Spagna non abbia intenzione di far ricorso al MES: “In questo momento la Spagna non ne ha bisogno: l’azione costante della Bce, prima e durante il lockdown, ha messo liquidità in circolo rendendo meno necessario il ricorso al Mes. La Spagna inoltre continua a finanziarsi sul mercato a condizioni favorevoli. Ma non abbiamo preconcetti, l’utilità del Mes dipende dalla situazione di ciascun Paese”.