UniCredit Intesa e le altre: nuovi fondi arrivano con TLTRO Bce. Commento JP Morgan su BTP
Le banche italiane attingono alla liquidità messa a disposizione dalla Bce attraverso le aste di TLTRO; aste che permettono a chi vi partecipa di ottenere finanziamenti a lungo termine a tassi agevolati. Stavolta, a tassi anche negativi, fino a -1%.
Nel bel mezzo della crisi scatenata dalla pandemia coronavirus COVID-19 e dal conseguente lockdown, la disponibilità del credito a favore di imprese e famiglie è essenziale. Per questo, la Bce ha preso alcune iniziative per mettere in sicurezza le banche, affinché diano una mano all’economia reale. Tra queste, quella del TLTRO, che stavolta è avvenuta a livello record, con prestiti per un valore totale 1.308,43 miliardi di euro, con scadenza a tre anni (1.099 giorni di maturazione).
Alcuni istituti hanno già diffuso i dati sui finanziamenti raccolti con la partecipazione all’asta.
UniCredit, in particolare, ha partecipato all’asta TLTRO III della Banca Centrale Europea, con l’assegnazione di 94,3 miliardi di euro a livello di Gruppo, in linea con l’importo massimo richiedibile. Nel dettaglio l’ammontare è così ripartito: 51,3 miliardi UniCredit Spa, 25,7 miliardi UniCredit Bank AG, 15,4 miliardi UniCredit Bank Austria AG, 1,9 miliardi alle banche della CEE.
Intesa Sanpaolo ha partecipato alla quarta operazione di finanziamento Tltro III da parte della Bce per un ammontare pari a circa 35,8 miliardi, portando così il totale delle operazioni di finanziamento Tltro III a circa 70,9 miliardi, nell’ambito di un importo massimo richiedibile che – a seguito dei provvedimenti emanati dalla Bce nel mese di marzo – è aumentato a circa 90,2 miliardi.
La banca guidata da Carlo Messina ha ricordato che il prossimo 24 giugno – data di regolamento della quarta operazione Tltro III, scadranno il residuo delle operazioni Tltro II e, senza essere rinnovata, la seconda operazione settimanale di finanziamento Ltro, cui il gruppo aveva partecipato. Conseguentemente, a tale data saranno in essere circa 70,9 miliardi di operazioni di finanziamento con Bce, interamente costituite da Tltro III.
Sono state in tutto 742 le banche dell’Eurozona che hanno partecipato all’asta TLTRO. Immediato l’effetto sulla carta italiana, con i tassi sui BTP decennali che sono scesi, dopo la diffusione dei risultati dell’operazione, all’1,33%, nuovo minimo dalla fine di marzo.
Giù anche i tassi sui BTP a due anni, in calo fino al minimo intraday dello 0,12%. Oltre ai BTP, gli acquisti hanno interessato anche i bond spagnoli e portoghesi, che hanno visto così i rendimenti scendere anch’essi ai valori più bassi da marzo.
Da segnalare che i finanziamenti che la Bce eroga attraverso le operazioni di TLTRO offrono alle banche l’opportunità del ‘carry trade”, ovvero di poter utilizzare i prestiti che ricevono per acquistare asset che presentano rendimenti più alti, come i BTP italiani.
Tra l’altro, intervistato da Reuters, Seamus Mac Gorain, responsabile della divisione dei tassi globali presso JP Morgan Asset Management, ha commentato che, per gli investitori, i BTP “sono l’asset più ovvio dove parcheggiare il cash in eccesso”. Ma è anche vero, ha precisato Mac Gorain, che, “visto che ci si indebita a -1%, qualsiasi asset a breve termine offre un rendimento”. Detto questo, di norma le operazioni di carry trade tendono a tradursi soprattutto in acquisti di titoli di stato dei paesi periferici dell’area euro.