Chiusura Piazza Affari: Enel e Telecom in gran forma, giù Banco Bpm
Piazza Affari chiude in buon rialzo l’ultima seduta di una settimana che ha visto prevalere gli acquisti. Il Ftse Mib ha chiuso oggi con un rialzo dello 0,68% a quota 19.618,93 punti. In attesa di indicazioni dal Consiglio europeo circa lo spinoso tema del Recovery Fund, i mercati trovano sostegno nelle indiscrezioni relative alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Secondo quanto riportato da Bloomberg, Pechino starebbe valutando di intensificare le quote di importazione di alcuni prodotti agricoli americani, come soia e mais, in linea con l’accordo commerciale di Fase 1 raggiunto tra le due potenze economiche.
A Piazza Affari si sono messe in evidenza soprattutto le utility: Enel segna +1,7% a 7,6 euro con le ultime voci di mercato che vedono una maxi-valutazione di 7 mld di euro di Open Fiber da parte di Macquarie (che ha presentato nei giorni scorsi un’offerta a Enel per rilevare in toto o in parte il 50% in mano a Enel). Molto bene anche Terna a +2,9%, Snam a +2,5% e A2A a +1%.
Acquisti cospicui anche su Telecom Italia (+3,5%) che guarda anche lei con interesse agli sviluppi sul fronte Open Fiber. “Tale accordo, insieme a quello che Telecom Italia sta implementando con KKR potrebbe facilitare l’implementazione di una rete fissa unica e ciò rappresenterebbe un forte catalizzatore per la storia azionaria di Telecom”, rimarcano gli analisti di Mediobanca Securities. Inoltre, il premier italiano Giuseppe Conte ha affermato che il sostegno alla digitalizzazione del Paese, con un progetto “fibra per tutti”, sarà dei sette pilastri del Recovery Plan dell’Italia.
Bene Salvatore Ferragamo (+3,2%) e in parte anche Bper (+1%) che da lunedì non faranno più parte del Ftse Mib, sostituite da Inwit e Interpump.
Giornata interlocutoria per Atlantia (-0,6%). Oggi Equita SIM ha tagliato le stime sul gruppo (atteso un -35% dell’ebitda adj) con l’effetto del Covid-19 che sarà significativo sul 2020. Il focus rimane comunque sulla soluzione della disputa col governo relativa alla concessione autostradale. La società ha presentato al governo una proposta transattiva per 2,9 mld.
Tra i segni meno spiccano alcune banche, in particolare Banco BPM a -1% circa, mentre chiude sopra la parità Unicredit (+0,2%) che ieri nell’asta TLTRO III della Bce ha richiesto il massimo ammontare previsto (94,3 mld).