Wall Street: Dow Jones spinto da Boeing, focus su Facebook e Twitter dopo stop pubblicità Starbucks
Wall Street contrastata, con il Dow Jones che punta verso l’alto, grazie all’effetto Boeing e di altre blue chip, accelerando al rialzo e salendo di quasi +1%, a 25.257 punti. Vira in territorio positivo lo S&P 500, che avanza dello 0,30%, a 3.016, mentre il Nasdaq è sotto pressione, e cede lo 0,25%, a 9.736 punti.
Il titolo Boeing mette a segno sul Dow Jones un rialzo superiore a +5% dopo che la Federal Aviation Administration ha rilasciato alla compagnia aerea l’autorizzazione per riprendere i test sulla sicurezza dei suoi 737 Max.
Sul Dow Jones guadagna anche Raytheon Technologies. Insieme, Boeing e Raytheon contribuiscono al rialzo dell’indice dei titoli industriali con 64 punti. Da segnalare che il movimento di 1 dollaro di qualsiasi titolo scambiato sul Dow Jones corrisponde a una oscillazione del listino di 6,86 punti.
A Wall Street rimane una certa cautela, a causa dei timori legati al nuovo balzo negli States dei casi di coronavirus e dunque al rischio che l’economia Usa torni a chiudere.
Gli investitori vedono sempre più concreto il rischio di una seconda ondata di contagi in tutto il mondo e, dunque, di una nuova quarantena -lockdown – per l’economia globale. Stando ai dati compilati dalla Johns Hopkins University, a livello mondiale le vittime sono salite a più di 500.000, mentre i casi confermati di persone infettate dal virus hanno superato la soglia di 10 milioni.
Facebook in ribasso dopo che Starbucks ha annunciato lo stop alle pubblicità su tutte le piattaforme dei social media. Due giorni fa era stata Unilever a comunicare la decisione di dire alt alle pubblicità su Facebook e Twitter, fino alla fine dell’anno, accusando i social network di non aver lanciato misure sufficientemente efficaci contro i messaggi d’odio che spopolano sulle piattafiorme.
Così Starbucks, nella nota: “Continueremo a discutere (della questione) internamente, con i nostri partner di media e con le organizzazioni per la tutela dei diritti civili, nell’intento di frenare il diffondersi dei messaggi d’odio, o anche hate speech”.