Bollette a 28 giorni: 12 milioni di italiani in attesa di rimborso, 9 luglio la decisione del Consiglio di Stato
La questione delle bollette a 28 giorni non è ancora chiusa. Il 9 luglio il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dagli operatori telefonici contro la delibera dell’Agcom, che ordinava il ritorno alla fatturazione mensile. Una vicenda che si trascina da anni, e che prosegue nonostante i giudici del CdS si siano già espressi sull’obbligatorietà dei rimborsi agli utenti.
E proprio contro gli ostacoli che le compagnie telefoniche stanno opponendo ai rimborsi, che secondo le disposizioni dell’Agcom e del Consiglio di Stato devono essere automatici e senza necessità di richiesta da parte dei consumatori, il Codacons ha deciso di rivolgersi alla Procura della Repubblica denunciando i gestori telefonici per i reati di appropriazione indebita e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Non solo. Sempre dinanzi al Consiglio di Stato il Codacons ha presentato ricorso per ottemperanza affinché gli operatori telefonici siano costretti a pagare un euro per ogni giorno di ritardo nell’elargizione degli indennizzi.
In base ai calcoli dell’associazione, i rimborsi che le compagnie devono riconoscere ai consumatori ammontano a circa 350 milioni di euro, per un totale di circa 12 milioni di clienti coinvolti.