BTP Futura: ecco come sta andando emissione bond anti-COVID. Mentre Italia raccoglie fiducia (parziale) Barclays
In due giorni il BTP Futura raccoglie l’interesse che il precedente BTP Italia aveva raccolto in una sola sessione. E’ presto per tirare le somme anche perchè, come fanno notare diversi analisti, le differenze tra i due BTP ci sono eccome. Intanto, il BTP Italia aveva una scadenza a cinque anni, a fronte di tassi più generosi, e non era rivolto solo ai piccoli risparmiatori.
Il BTP futura, invece, presenta tassi minimi cedolari garantiti sicuramente non entusiasmanti, ha una scadenza di 10 anni ed è rivolto solo agli investitori retail, ergo ai piccoli risparmiatori. Finora, stando ai dati di Borsa, dopo gli ordini da quasi 2,4 miliardi di euro della prima giornata di collocamento, il BTP Futura ha concluso la seconda giornata di offerta con ordini per 1,6 miliardi.
Nei primi due giorni di collocamento, dunque, gli ordini degli investitori retail si sono attestati a un valore poco al di sopra dei 4 miliardi, in corrispondenza di 112.000 contratti, rispetto alle sottoscrizioni del BTP Italia che, nei primi due giorni, erano state pari a circa 9 miliardi. E rispetto alla prima giornata in cui il BTP Italia era approdato ai mercati, rastrellando 4 miliardi circa.Insomma, l’emissione del BTP Futura ha dato allo Stato in due giorni quanto il BTP Italia aveva dato in un giorno.
Tuttavia, come ha detto a Reuters Filippo Mormando, strategist presso MPS Capital Services, “non ha senso fare paragoni con il BTP Italia, perchè questi titoli sono diversi sia in termini di duration che di coupon”. Per Mormando, anzi, “considerando i numeri dei primi due giorni dell’emissione, possiamo dire che è un buon inizio”.
Si ricorda che i tassi minimi cedolari garantiti sono i seguenti: pari all’1,15% dal 1° al 4° anno; all’1,30% dal 5° al 7° anno; all’1,45% dall’8° al 10° anno”, come si legge nella nota del Mef.
In realtà, prima che i tassi venissero svelati, gli analisti di UBS avevano fatto notare come l’investimento nel BTP Futura fosse attraente, ma a una condizione ben precisa.
UBS aveva manifestato nella stessa nota la fiducia nella carta italiana. Idem ha fatto nelle ultime ore Barclays, che ha zittito tutti coloro che hanno espresso più volte dubbi sulla sostenibilità del debito italiano, scrivendo in un report che, a suo avviso, anche con lo shock Covid-19, più che finire in un “percorso insostenibile” la traiettoria del debito italiano, probabilmente, si stabilizzerà. Certo, si stabilizzerà a livelli comunque alti. Per questo, “potrebbe essere necessaria una maggiore mutualizzazione del debito, al fine di mettere il debito su una traiettoria discendente e renderlo meno vulnerabile agli shock macro”.
“Il contributo chiave – si legge ancora nel report di Barclays- è rappresentato dai tassi di interesse core che sono strutturalmente bassi e dall’impegno da parte della Bce (con il suo massiccio piano di Quantitative easing, a cui si è aggiunto in tempi di coronavirus anche il PEPP, ovvero il QE pandemico) – a mettere un limite agli spread italiani“.
E questo nonostante il ratio debito-Pil per l’Italia, secondo Barclays, toccherà il 165% nel 2020, rispetto a una media in Eurozona attesa al 100% nel 2020, dopo l’85% circa del 2019.
Gli analisti di Barclays fanno notare anche un altro aspetto che dovrebbe in qualche modo blindare l’Italia: il fatto che la quota di debito pubblico in mano agli investitori stranieri sia scesa, nell’ultimo decennio, di 25 punti base circa, al 30%. Tale fattore dovrebbe aiutare a ridurre ‘il rischio di capitolazione, ovvero il rischio di una ondata destabilizzante di sell da parte degli investitori che, a sua volta, minaccerebbe di scatenare una crisi del debito nella periferie dell’Eurozona. Il trend discendente dei BTP nelle mani degli stranieri potrebbe tra l’altro, secondo Barclays, continuare, con la quota che potrebbe calare dal 30% attuale a un valore poco al di sopra del 20%: e ciò renderebbe l’Italia molto meno vulnerabile al rischio di capitolazione rispetto a quello corso prima della crisi dei debiti dell’Eurozona, quando erano questi investitori (non domestici) a detenere la fetta più grande del debito italiano in circolazione”.
Tornando al BTP Futura, Vincenzo Longo di IG aveva parlato di una scommessa nella scommessa:
“La struttura è allettante soprattutto se detenuta fino a scadenza, per via del premio fedeltà – aveva fatto notare – Ovviamente in un mondo con tassi sottozero a un investitore retail l’1 virgola potrebbe non bastare come rendimento, ma probabilmente non si rendono conto del mondo finanziario che li circonda. Certo che il rischio va di pari passo con il rendimento in questo caso, dato che il debito/Pil è previsto sfiorare il 200% nei prossimi due anni. Insomma, una scommessa nella scommessa”. Ancora più schietta la posizione di Altroconsumo:, che consiglia agli investitori di non puntare più di una soglia del loro patrimonio e che, ancora, fa notare che i rendimenti di certo non sono da capogiro.
TUTTI I DETTAGLI DEL BTP FUTURA, LE INFORMAZIONI DEL MEF
Il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005415283. I proventi del BTP Futura saranno interamente destinati a finanziare le diverse misure previste post Covid19 per il sostegno al reddito e la tutela del lavoro, il rafforzamento del sistema sanitario nazionale ed il sostegno a famiglie e imprese italiane. Si ricorda che il BTP Futura presenta cedole nominali semestrali calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo (il cosiddetto meccanismo step-up). In molti si sono chiesti se i tassi fossero troppo bassi.
Sul possibile successo dell’emissione, c’è anche chi ha fatto notare, come Maurizio Mazziero, analista finanziario e fondatore di Mazziero Research, tra i massimi esperti di debito pubblico in Italia, che “è possibile che questa emissione possa essere nata proprio con l’intento di approvvigionarsi il più possibile in proprio senza far ricorso al MES e poter attendere i tempi più lunghi legati al Recovery Fund”.
In generale, sulla convenienza dei risparmiatori ad acquistare il titolo, c’è chi ha messo in evidenza l’appetibilità legata soprattutto al premio fedeltà, facendo tuttavia notare il deterrente dei rendimenti, che non sono certo da capogiro. Il titolo avrà inoltre una scadenza di 10 anni e sarà previsto un premio fedeltà pari all’1% del capitale investito, che potrà aumentare fino ad un massimo del 3% dell’ammontare sottoscritto, sulla base della media del tasso di crescita annuo del PIL nominale dell’Italia registrato dall’ISTAT nel periodo di vita del titolo, per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza”.
Ancora, il MEF ricorda che “il titolo sarà collocato alla pari (prezzo 100) sul mercato attraverso la piattaforma elettronica MOT di Borsa Italiana per il tramite di due banche dealers: Banca IMI S.p.A. e Unicredit S.p.A. Il collocamento non prevede eventuali riparti, né sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini, salvo facoltà da parte del Ministero di chiudere anticipatamente l’emissione. L’eventuale chiusura anticipata non potrà comunque avvenire prima di mercoledì 8 luglio, garantendo dunque al risparmiatore almeno tre intere giornate di collocamento. Nel caso la chiusura anticipata avvenisse alle 17.30 del terzo o del quarto giorno di collocamento, i tassi cedolari definitivi verranno fissati nella mattina del giorno successivo a quello di chiusura del collocamento. La data di regolamento di tutti gli ordini di acquisto eseguiti è unica e coincide con quella di godimento”.
Viene altresì ribadito che “al sottoscrittore non verranno applicate commissioni per acquisti nei giorni di collocamento, mentre sul rendimento del titolo si continuerà ad applicare l’usuale tassazione agevolata sui titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione come per gli altri Buoni del Tesoro Pluriennali. Per la sottoscrizione del BTP Futura, oltre a recarsi in banca o all’ufficio postale, si ricorda che è possibile anche l’acquisto online mediante il proprio home-banking o mediante nuove modalità di prenotazione offerte dagli istituti bancari per tenere conto della particolare situazione determinata dalle misure di contenimento di questi mesi”.
“Sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono presenti tutti i documenti che illustrano sia le modalità di collocamento e distribuzione del titolo che le modalità di calcolo del premio fedeltà. Inoltre, è stata attivata una casella di posta elettronica dedicata btpfutura@mef.gov.it, disponibile fino alla data di regolamento del titolo (14 luglio 2020)”.
Nel sito del Mef, si legge ancora che il BTP Futura è “un nuovo strumento per sostenere il Paese”, in particolare “un nuovo titolo di Stato destinato unicamente ai risparmiatori individuali, famiglie o gestori di patrimoni privati”. E “come dichiara il suo nome – viene precisato ancora- il BTP Futura guarda all’Italia di domani. Chi acquista questo nuovo titolo, oltre a mettere a reddito nel medio termine i propri risparmi in modo semplice, contribuisce attivamente a finanziare le spese per la ripresa dopo l’emergenza Covid-19, sostenendo il sistema sanitario nazionale, le famiglie e le imprese italiane, tutelando l’occupazione nonché fornendo alle amministrazioni locali risorse e prestiti per affrontare l’emergenza”.