Notizie Notizie Italia Energia: l’idrogeno sarà il 13-14% del mix entro il 2050. Quali titoli sfrutteranno il maxi piano europeo?

Energia: l’idrogeno sarà il 13-14% del mix entro il 2050. Quali titoli sfrutteranno il maxi piano europeo?

9 Luglio 2020 10:48

L’idrogeno al centro del Green Deal europeo verso la decarbonizzazione e una energia più verde. Bruxelles ha presentato la sua strategia energetica con l’avvio ufficiale della “European Clean Hydrogen Alliance”, in cui l’idrogeno potrebbe raggiungere tra il 13 e il 14% del mix energetico entro il 2050 (oggi la sua quota è inferiore al 2%), puntando soprattutto sulla generazione da fonti rinnovabili. Grazie a un maxi piano di investimenti e un percorso in tre tappe.

 

Si prevedono investimenti per 430 miliardi di euro fino al 2030. Nel dettaglio, 24-42 miliardi in elettrolizzatori, 220-340 miliardi per l’incremento e il collegamento di 80-120 GW di capacità di produzione di energia solare ed eolica agli elettrolizzatori, 11 miliardi per il retrofit del 50% degli impianti esistenti e 65 miliardi per il trasporto, distribuzione e stoccaggio dell’idrogeno e le stazioni di rifornimento. Gli investimenti in idrogeno verde, ossia prodotto in particolare da fonte eolica o solare, potrebbero arrivare a 180-470 miliardi entro il 2050, mentre quelli per il cosiddetto idrogeno blu, ottenuto dal gas con cattura e stoccaggio del carbonio, si aggirerebbero tra i 3 e i 18 miliardi.

 

“Il programma europeo ha un budget molto elevato se comparato con il programma della European Battery Alliance da 3,2 miliardi e apre la porta anche ad altre forme di produzione (tipo l’idrogeno blu)”, sottolineano gli analisti di Equita, secondo cui l’allocazione del budget sarà in funzione della presentazione dei progetti nel settore. Quali società quotate dunque ne trarranno maggiore beneficio? “Il programma Ue ha implicazioni positive per i titoli esposti direttamente all’idrogeno, come Air Liquide e Linde, ovvero ai titoli che potranno beneficiare del nuovo orientamento energetico sull’idrogeno, come Snam, Terna, CNH Industrial e LandiRenzo – sostiene la sim milanese – Anche Eni, Maire Tecnimont e Saipem potranno giocare un ruolo in questo settore. Infine, sul fronte rinnovabili, Enel, Falck, Erg, Alerion e Prysmian potranno beneficiare dell’attesa espansione dell’eolico e solare per la produzione di idrogeno verde”.

Enel si sta già muovendo in questa direzione, tanto che per analisti l’idrogeno sarà tra i temi portanti del nuovo piano strategico. Secondo quanto riportato da QE qualche settimana fa, Enel lancerà il prossimo anno un nuovo business dedicato all’idrogeno nei mercati di Stati Uniti, Cile e Spagna. Il gruppo installerà elettrolizzatori nei suoi parchi solari ed eolici per produrre idrogeno da utilizzare per lo stoccaggio di energia o da vendere a clienti industriali e sarebbe già in trattative con aziende interessate a firmare contratti di lungo termine per l’acquisto dell’idrogeno. “Riteniamo che lo sviluppo idrogeno sarà una parte del piano strategico di Enel che verrà presentato a fine anno – ha anticipato Equita in un recente report – e che dovrebbe avere per la prima volta un respiro decennale, anticipando quindi anche i temi di sviluppo idrogeno nel medio lungo termine”.