Come prepararsi all’estate sui mercati, l’outlook di Generali Insurance Asset Management
Le conseguenze della Crisi Globale Covid caratterizzata da elevati debiti delle amministrazioni pubbliche e delle aziende non finanziarie, differiscono da quelle della Grande Crisi Finanziaria incentrata sul debito di famiglie e banche. Così Vincent Chaigneau, Head of Research di Generali Insurance Asset Management secondo cui l’autunno appare più impegnativo, con il rischio di pressione della pandemia sui sistemi sanitari, un appiattimento della ripresa e l’aumento dei rischi politici (“onda blu” alle elezioni USA e accordo minimo sulla Brexit).
La visione di una ripresa economica a forma di “swoosh” individuata da Generali Insurance Asset Investments implica che il PIL dei mercati sviluppati potrebbe non tornare al livello pre-crisi prima della fine del 2021. Da un lato, la riapertura dell’economia globale ha determinato un forte rimbalzo in molte regioni, le aziende rispondono agli ordini rimasti sospesi e la domanda repressa dei consumatori è il risultato di mesi di risparmi record. Per questo, l’illusione di una ripresa a V persisterà durante l’estate.
Su cosa puntare?
L’illusione estiva potrebbe contribuire a un lieve aumento nei rendimenti dei titoli di Stato, e gli esperti di Generali Insurance Asset Management si aspettano che essi rimangano su livelli molto bassi. L’inflazione rimane il principale fattore trainante dei rendimenti dei Bund decennali e il recente calo dell’inflazione core nell’area euro suggerisce che i rendimenti rimarranno bassi; sommandovi gli elevati acquisti della BCE, abbiamo ulteriormente ridotto il fair value del Bund. Gli esperti mantengono una posizione di overweight sulle azioni, ma molto contenuta a seguito del forte rimbalzo del secondo trimestre. Con i rendimenti obbligazionari bloccati ai minimi, le possibilità per le strategie value di tornare in auge sono piuttosto basse. I titoli ciclici sono una scommessa tattica migliore, in quanto potrebbero trarre vantaggio dall’illusione dello scenario a “V”. Tatticamente, le attività cicliche potrebbero beneficiare del continuo indebolimento del dollaro USA, guidato da una straordinaria monetizzazione del debito, segnali accomodanti della Fed, migliori dati economici globali e aumento del rischio politico locale. Le azioni dei mercati emergenti potrebbero in modo significativo beneficiare del pullback dell’USD. Un contesto di crescita debole a lungo non può favorire un recupero durevole dei titoli ciclici. La sfida invece sarà diversificare i modi in cui beneficiare del fattore Growth, visto i nuovi sviluppi del progresso tecnologico (MedTech, CleanTech, FinTech etc.).