Wall Street cauta alla vigilia delle minute della Fed. Focus su Twitter dopo rally post Tesla
Wall Street attenta alle notizie che arrivano dalla guerra in Ucraina e al trend dei Treasuries Usa, che conferma l’inversione della curva dei rendimenti nei tratti 2-10 anni e 5-30 anni.
I mercati continuano a prezzare il timore di un’accelerazione dell’inflazione negli States e, di conseguenza, di strette monetarie più aggressive da parte della Fed.
Alle 12.55 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones perdono lo 0,27% a 34.736 punti; i futures sullo S&P 500 cedono lo 0,27% a 4.565, mentre i contratti sul Nasdaq arretrano dello 0,29% a 15.120.
Si attende la pubblicazione delle minute della Federal Reserve relative all’ultima riunione del 16 marzo 2022, quando il Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale Usa, ha alzato i tassi sui fed funds per la prima volta dal 2018, portandoli al range compreso tra lo 0,25% e lo 0,50%.
Dal dot plot, documento che contiene le aspettative degli esponenti del Fomc sul trend futuro dei tassi, è emerso che la Commissione prevede sei ulteriori rialzi dei tassi in ognuno dei meeting rimanenti del 2022, fino all’1,9% entro la fine dell’anno.
Per il 2023, le previsioni sono di tre ulteriori strette monetarie e nessun rialzo dei tassi nel 2024. Le minute saranno diffuse nella giornata di domani.
Nel frattempo, i tassi dei Treasuries a due anni salgono al 2,461%, superiori al 2,45% dei tassi decennali, confermando lo spread negativo tra i rendimenti dei titoli di stato a 10 anni e i rendimenti dei titoli a 2 anni. E’ questo lo spread più monitorato al momento, in quanto considerato anticipatore di una recessione negli Stati Uniti. Molti economisti sottolineano tuttavia che stavolta il suo valore predittivo potrebbe essere meno certo. I tassi a 5 anni viaggiano attorno al 2,6%, valore superiore ai tassi a 30 anni, che si attestano al 2,51% circa, confermando l’inversione nel tratto 5-30 anni.
Ieri Wall Street è stata sostenuta soprattutto dalla corsa dei titoli tecnologici.
Il Dow industrial Average ha chiuso la sessione in rialzo di 103,67 (+0,3%), a 34.921,95 punti; l’indice S&P 500 è salito di 36,76 punti (+0,81%), a 4.582,63 punti, mentre il Nasdaq è scattato di 271,06 punti (+1,90%), a 14.532,56 punti.
Protagonista il rally di Twitter, volato di oltre il 27%, dopo che dalla Securities and Exchange Commission (SEC), la Consob statunitense, è emerso che Elon Musk, l’amministratore delegato di Tesla, ha acquisito una partecipazione passiva del 9,2% nella società di micro-blogging. Musk possiede 73.486.938 azioni di Twitter e la quota vale 2,89 miliardi di dollari stando al prezzo di chiusura di Twitter di venerdì. Il titolo Twitter si sfiamma, riportando un rialzo inferiore a +1% nelle contrattazioni di pre-mercato a Wall Street. Tesla è in lieve ribasso, dopo aver chiuso la seduta di ieri in rally di oltre il 5,5%.