Borse Asia contrastate: Shanghai plaude a People’s Bank of China, Nikkei 225 recupera nel finale
Borse asiatiche contrastate, con la borsa di Shanghai solida e in rally di oltre +2% grazie all’annuncio della People’s Bank of China, e la borsa di Tokyo che ha scontato l’ennesimo pessimo dato relativo alla bilancia commerciale del Giappone.
L’indice Nikkei 225 ha azzerato però le perdite nel finale: il Nikkei 225 ha chiuso piatto, con una variazione pari a +0,09% a 22.717,48 punti.
In ripresa anche Hong Kong, ma debole con +0,07%, messa sotto pressione nelle ore precedenti soprattutto dai titoli del settore gaming, tech e finanziario. La città stato è stata costretta a rendere di nuovo più severe le misure di lockdown da coronavirus, dopo che i casi di persone infettate sono saliti in 24 ore di oltre 100 unità.
Alert dalla leader Carrie Lam, che ha detto che la situazione “è molto grave e che non ci sono segnali che indichino che possa essere messa sotto controllo” , stando a quanto riporta Reuters.
Tornando alla People’s Bank of China – banca centrale della Cina – l’istituzione ha lasciato invariati per il terzo mese consecutivo i tassi di finanziamento a un anno e a cinque anni, rispettivamente al 3,85% e al 4,65% .
La borsa di Tokyo ha reagito male, invece, alla pubblicazione del dato relativo alla bilancia commerciale del Giappone, per poi ridurre le perdite: il Nikkei 225 ha chiuso piatto, con una variazione pari a +0,09% a 22.717,48 punti.
Nel mese di giugno, le esportazioni sono crollate del 26,2% su base annua, peggio del calo del 24,9% stimato dal consensus degli analisti interpellati da Reuters.
Le importazioni sono scese del 14,4%, rispetto al -16,8% atteso. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha assistito alle vendite sui titoli del settore auto, fortemente orientato all’export. Nissan ha perso fin oltre -3%, male anche Mitsubishi Motor e Suzuki.
Riguardo agli altri listini Sidney ha perso mezzo punto percentuale circa, mentre Seoul ha fatto -0,06%.