Piazza Affari chiude in rosso all’indomani dell’accordo Ue. L’euro forte penalizza Moncler
La festa per l’accordo Ue sul Recovery Fund è già finita per i mercati. Piazza Affari ha chiuso la seduta odierna in territorio negativo, in linea con gli altri listini europei, all’indomani dell’accordo storico sul Recovery Fund. Gli investitori tornano a volgere lo sguardo alla pandemia, con il continuo aumento dei casi soprattutto negli Stati Uniti, alimentando l’incertezza per il futuro dell’economia globale. A questo si aggiungono le rinnovate tensioni tra Washington e Pechino dopo che gli Usa hanno ordinato la chiusura del consolato cinese nella città di Houston, in Texas, con la necessità di proteggere la proprietà intellettuale americana. Non a caso l’oro continua ad essere acquisto, con i contratti saliti fino a quota 1.857 dollari l’oncia, record in nove anni. In questo quadro, l’indice Ftse Mib ha terminato con una flessione dello 0,6% a 20.598,78 punti.
Tra i titoli di Piazza Affari, male Moncler tra i peggiori del listino principale con un ribasso del 2,6% penalizzato probabilmente dall’euro forte. La moneta unica è salita ulteriormente avvicinandosi alla soglia di 1,16 dollari, dopo che aveva già testato alla vigilia il record dal gennaio del 2019. Vendite anche su DiaSorin (-1,9%) in scia alla notizia di un’inchiesta avviata dalla Procura di Pavia sull’accordo siglato con il Policlinico San Matteo riguardante i test sierologici per il Covid. L’ipotesi di reato è di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato. DiaSorin ha ribadito “la correttezza del proprio operato e ripone piena fiducia nell’esito degli accertamenti che saranno svolti dall’Autorità Giudiziaria”.
Tra gli acquisti, Prysmian (+0,9%) che ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione della canadese EHC Global per un valore di 130 milioni di dollari canadesi. Ancora acquisti sulle banche, guidate da FinecoBank (+1,5%), ma in testa al listino principale si è posizionata Buzzi Unicem con un balzo del 3,3%.