Wall Street verso avvio in moderato calo, si guarda al botta e risposta Usa-Cina
I futures sugli indici statunitensi si muovono poco sotto la parità, suggerendo un avvio di seduta in moderato ribasso per Wall Street. A circa due ore e mezza dal suono della campanella, il contratto sul Dow Jones segna un -0,14%, quello sull’S&P500 scivola dello 0,17% e il future sul Nasdaq cede lo 0,68%. A pesare sugli scambi è il botta e risposta tra Stati Uniti e Cina, che alimentano le tensioni tra le due super potenze economiche, facendo scivolare in secondo piano le trimestrali societarie.
Il Global Times ha riportato che Pechino potrebbe reagire all’ordine di chiudere il consolato cinese di Houston, in Texas, diramato qualche giorno fa dall’amministrazione Usa, con l’espulsione di centinaia o anche più di diplomatici americani. La stampa cinese ha confermato inoltre che la Cina è pronta a ordinare agli Stati Uniti la chiusura del consolato Usa a Chengdu.
Intanto da Oltreoceano giungono pesanti dichiarazioni dal segretario di Stato Usa Mike Pompeo, che ha detto che la Cina rappresenta una minaccia alla libertà e all’economia, ripetendo che Pechino ha fallito nel frenare la diffusione a livello globale del coronavirus e che il mondo libero deve trionfare su “questa nuova tirannia”. Dal canto suo, il presidente americano Donald Trump ha affermato che l’accordo sulla Fase 1 siglato con la Cina a gennaio di quest’anno per scongiurare l’intensificarsi della guerra commerciale tra le due potenze economiche ha perso per lui gran parte di significato.
Riguardo alle misure di stimolo Usa, la presentazione del nuovo piano da 1.000 miliardi di dollari è per il momento rinviata a lunedì. Poco prima della partenza invece è previsto dal fronte macro l’indice Pmi manifatturiero e servizi relativo al mese di luglio, che dovrebbe evidenziare un nuovo miglioramento dopo l’allentamento delle misure di confinamento.